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L’Azerbaigian aumenta l’export di gas verso l’Europa

Baku sta pesando sempre di più sulla bilancia energetica del Vecchio Continente

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Bandiera Azerbaijan

L’Azerbaigian ha aumentato le sue esportazioni di gas naturale verso l’Europa del 12% rispetto all’anno precedente nella prima metà del 2024, inviando 6,4 miliardi di metri cubi (bcm) del suo gas ai clienti europei, ha dichiarato il Ministro dell’Energia dell’Azerbaigian, Parviz Shahbazov, in un post su X giovedì.

Dopo l’invasione russa dell’Ucraina e la forte diminuzione delle forniture di gas russo in Europa, l’Azerbaigian è emerso come una fonte alternativa per l’UE per ottenere più gas non russo.

Da gennaio a giugno, 6,4 miliardi di metri cubi di gas dell’Azerbaigian sono stati esportati in Europa, rappresentando il 51% di tutte le esportazioni di gas azero, secondo i dati del Ministero dell’Energia dell’Azerbaigian. Le esportazioni verso la Turchia, pari a 5 miliardi di metri cubi, hanno rappresentato il 39% delle vendite di gas del Paese all’estero, mentre le esportazioni verso la Georgia, pari a 1,3 miliardi di metri cubi, hanno costituito il restante 10%.

Le vendite totali di gas naturale azero all’estero sono aumentate di circa il 6% nel periodo gennaio-giugno 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ha dichiarato il Ministro.

Il giacimento di gas e condensati di Absheron, che TotalEnergies e il suo partner di joint venture SOCAR hanno avviato nel luglio 2023, ha prodotto più di 1,5 bcm di gas durante un anno per la fase di schema di produzione iniziale (EPS).

“I piani di sviluppo del giacimento di Absheron in fasi successive e l’aumento della produzione annuale da 1,5 bcm a 6 bcm sono contributi significativi alla sicurezza energetica del nostro Paese, così come dei nostri partner regionali ed europei”, ha detto Shahbazov.

Prima della guerra in Ucraina, la Russia forniva circa un terzo di tutto il gas all’Europa. Attualmente, la principale fonte europea di gas da gasdotto è la Norvegia, che non è uno Stato membro dell’UE, ma un alleato convinto del blocco e un membro fondatore della NATO.

L’anno scorso, le esportazioni di gas via gasdotto di Gazprom verso l’Europa sono crollate del 55,6% rispetto al 2022. Quest’anno c’è stata una ripresa, ma le cifre sono ancora ben lontane rispetto a quelle ante febbraio 2022.

Di conseguenza, Gazprom ha registrato la sua prima perdita netta annuale in 23 anni, segnalando un cambiamento significativo nella performance finanziaria attribuita alla diminuzione delle spedizioni di gas in Europa e alle pressioni sui prezzi. Di questa situazione si è invece avvantaggiato l’Azerbaigian, che ha incrementato il proprio ruolo, sino a ieri secondario, come fornitore energetico dell’Europa.

Politicamente, Baku è un fornitore migliore risppetto a Mosca? Sicuramente meno ingombrante, ma i recenti contrasti e scambi di pesanti accuse con Parigi fanno dubitare sia stata la scelta perfetta.

 


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