L’attore Tim Robbins: il COVID ormai è una religione

Il noto attore Tim Robbins ha avuto il coraggio di affermare quella che è ormai una verità palese. Secondo l’attore le persone che si rifiutano di rinunciare alle restrizioni della pandemia hanno formato un sistema di credenze che ha tutte le caratteristiche di una “nuova religione”.

In un’intervista con il comico Russel Brand ha affrontato il tema del Covid. L’intervistatore ha chiesto a Robbins cosa ne pensasse dell’aumento della censura in risposta alla pandemia, misura che hanno visto la “concessione dell’autorità paterna a uno Stato che ci offre sempre sicurezza, a un settore aziendale che ci offre sempre convenienza, il tutto mentre banalizza l’esperienza umana, trasformandoci in dati”.

“Questa è una nuova religione”, ha risposto la star di Le ali della libertà.

“È esattamente come una religione, è dogmatica, è assoluta – se non ci credi sei condannato all’inferno, forse questa è una nuova religione”, ha aggiunto. Ecco il video

Brand ha concordato sul fatto che le narrazioni sulla pandemia sono “spacciate per politica, ma si comportano come una religione”.

“Sembra che abbia almeno alcuni di questi aspetti religiosi” ha detto Robbins.

Durante la prima parte dell’intervista di Robbins con Brand, l’attore ha anche spiegato come un tempo fosse un convinto sostenitore delle restrizioni alle pandemie, ma poi ha cambiato idea dopo aver visto come venivano trattate le persone scettiche nei confronti della narrazione.

“Ci siamo trasformati in persone tribali, arrabbiate e vendicative”, ha detto. “E non credo che sia qualcosa di sostenibile per la Terra, che iniziamo a demonizzare le persone che non sono d’accordo con le nostre particolari politiche sanitarie e le trasformiamo in mostri, in paria, dicendo che non meritano un letto d’ospedale”.

“Si è trasformato in ‘dovresti morire, cazzo’ perché non ti sei conformato”, ha aggiunto. “Questo è incredibilmente pericoloso”.

A tre anni dallo scoppio della pandemia la vicenda madame conferma come ormai il Covid sia sempre più un culto irrazionale che richiede dei veri e propri “auto da fė” degni dell’inquisizione spagnola. Una situazione fideistica r irrazionale che fa a schiaffi con la scienza.