Seguici su

Attualità

L’APPARTENZA (di Roberto Nardella: E5S-ARS)

Pubblicato

il

esta mattina, con mio immenso piacere, ospito il caro amico Nardella. Egli condivide tale cognome con un ben più noto personaggio appartenente alla casta. Casta che, per inciso, sta pianificando un incremento delle tasse spaventoso, via IMU, TASI, TARI o come diavolo si chiama, di cui vi parlerò lunedi prossimo. Torniamo al Nardella, a differenza del suo omonimo, questo mio amico ama veramente i suoi concittadini e la sua terra, il suo paese! Egli soffre, come molti, la nuova occupazione del suolo italiano, inquadrata all’interno della battaglia tra localismi (essenzialmente familiari) e un globalismo omogeneizzante che oserei definire aberrante!

Buona lettura!

Maurizio Gustinicchi

Economia 5 Stelle

 

 L’APPARTENENZA

Mille volte ho scritto del male che ci han fatto le leggi calate dall’alto dalla U€, di quanto siano in conflitto con la nostra costituzione, e di quanto sia responsabile la moneta €Uro della crisi nei GIIPS (ma non solo). Adducendo 1000 spiegazioni diverse, accompagnate da 1000 grafici diversi, ho cercato di spiegare, ultimo tra tanti altri, l’insostenibilità di una moneta comune in un’area così disomogenea quale è da sempre stata l’Europa e di cui ben si sapeva sin dall’inizio. Alla fine, la Storia ci darà riscontro. Del resto, la matematica sta facendo il suo corso e sarà inoppugnabile ed insindacabile il suo giudizio: la U€ e l’€Uro sono destinati a ROMPERSI.
La mia speranza e che tutto ciò accada senza dover per forza passare attraverso una tragedia.

Oggi, però, vi voglio parlare di appartenenze.

Io mi sento italiano perché sono nato in Italia e se fossi nato in Finlandia mi sarei sentito finlandese. Scontato, no?

Mi sento europeo?

Si, allo stesso modo di un koreano che si sente asiatico o di un cubano che si sente americano o di un marocchino che si sente africano.

Sbaglio a pensarla così?

Allora proviamo a dirla in modo diverso.
Chiedete ad un koreano se si sente giapponese o ad un pakistano se si sente indiano, oppure ad un cubano se si sente statunitense … potrei andare avanti per ore, passando dalle nazioni alle regioni eppoi dalle città ai paesini, sino ad arrivare ai quartieri.
Una volta si chiamava “campanilismo”. E’ un sentimento giusto? E’ un sentimento sbagliato? Non tocca a me giudicare, ma SEMPRE così sarà. Solo chi NON ha Patria la pensa diversamente.

La PATRIA è UNA SOLA. Potrò avere simpatia per un portoghese piuttosto che per un greco ma NON mi sentirò MAI ne’ greco ne’ portoghese. Quindi è ora di finirla con il sentimento europeista a prescindere. Una matrice apolide vuole inculcarci questo massimo conformismo. E Vi prego di non additarmi come ultranazionalista xenofobo razzista.
L’amor Patrio è altra cosa: è un amore smisurato verso ogni forma di vita e nondimeno è tolleranza ed integrazione. Quella tolleranza ed integrazione che ci ha fatto accettare, nel bene e nel male, il nostro essere diversi come italiani.
L’amor Patrio è l’emozione per l’inno di Mameli da Trieste a Lampedusa.

Gli USE, gli Stati Uniti d’EUROPA sono un MIRAGGIO, un effetto di fata morgana.
Si possono trovare delle cose da realizzare per il bene comune, come si fa in un condominio garbato ma non per questo vado a dormire nel letto del mio vicino o lui si arroga il diritto di decidere la tinteggiatura dei muri in casa mia.

La CEE rispondeva appieno a quelli che erano gli interessi comuni europei e anche per questo nessun altro continente è progredito maggiormente dal dopoguerra sino agli anni ’80.

Un sentimento nazionale, di amore per la Patria NON si costruisce in LABORATORIO ne’ si ordina all’alchimista o allo stregone di turno ma si CONSOLIDA nei secoli, come appunto avvenuto alla Federazione Elvetica, dove la moneta comune arrivò circa duecento anni dopo tutto il resto. La Svizzera resta l’UNICO ed INIMITABILE esempio di un condominio garbato che funziona appieno.
Se si fosse resa necessaria una moneta comune europea doveva arrivare dopo migliaia di altre cose e diversi secoli. Tutti i secoli occorrenti a colmare il divario economico e sociale tra Grecia ed Olanda o Portogallo e Germania, per esempio.

Pensiamo alla diatriba nord-sud (che dopo 150 anni fa ancora aspramente discutere) e facciamocene una ragione e, soprattutto, NON facciamo gli IPOCRITI.

Ci hanno annacquato il cervello con i loro slogan da quando eravamo bambini, a partire dalle generazioni nate dagli anni ’60, da quelle generazioni che non hanno visto le guerre e le carestie scoppiate a causa degli interessi che da sempre hanno diviso e contraddistinto i Popoli europei.

Avete mai pensato alle esperienze passate di altri Popoli tenuti insieme con la forza? Alla URSS, ad esempio? (ma non solo?)

Chi dice che, dopo il secondo conflitto mondiale, non ci sono state altre guerre in Europa MENTE SPUDORATAMENTE e il nobel per la pace assegnato alla U€ la dice lunga circa l’attribuzione di questo riconoscimento.

L’ultima e sanguinosissima guerra in Europa è durata dieci anni ed è avvenuta a trecento chilometri a nord-est di Bari. Pensateci, quella finta nazione si chiamava FEDERAZIONE JUGOSLAVA: Popoli diversi messi insieme per forza e che avevano interessi e costumi completamente dissimili. Eppure quei Popoli avevano il non trascurabile vantaggio di parlare una lingua comune.

Oggi parlano dell’€Uro come della moneta UNICA euro-pea: MAI ci fu bugia più grande.
In Europa circolano BEN TREDICI monete diverse, tra cui la sterlina, il franco svizzero, la corona danese, svedese, ceca e norvegese, il fiorino ungherese, lo zloto polacco, il lev bulgaro e il lei rumeno. Ovvero, metà della popolazione europea usa monete diverse e non per questo quelle Nazioni possono essere definite NON europee.

FOTO tuttelire

Forse sarò all’antica ma Io mi sento italiano, profondamente italiano, e NULLA potrà cambiare il mio status. Sono un Patriota della mia UNICA PATRIA e ne sono fiero.
Le divisioni che nascono per l’appartenenza ad una ideologia politica piuttosto che ad un’altra stanno profondamente inficiando il sentimento nazionale di bene comune.
Pensiamo alla resistenza partigiana: dopo il 1943 vediamo che tutte le fazioni politiche fecero fronte comune per liberare il Paese: il collante UNICO fu il patriottismo.

Vorrei lasciare alle generazioni future un’Italia sovrana ed autodeterminata e soprattutto libera. Senza quel sentimento COMUNE di Patria NON potrà mai realizzarsi. La Patria siamo NOI.

gaibaldi
Tocca a NOI. NESSUNO lo farà al posto nostro.

Se lo faremo CI LIBEREREMO.

bandiera italiana

 

 

 

 

 

 

Roberto Nardella

Economia5Stelle-Ars Puglia


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento