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Energia

L’Allarme di Aramco: “Senza nuove esplorazioni petrolifere sarà crisi”

L’AD di Aramco e l’OPEC avvertono: “Un decennio di ‘sogni green’ e pochi investimenti nell’esplorazione petrolifera ci porterà a una grave crisi dell’offerta. La domanda reale cresce e servono 18 trilioni”.

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Secondo Amin Nasser, amministratore delegato della compagnia petrolifera statale saudita Aramco, l’industria petrolifera deve intensificare l’esplorazione e gli investimenti in nuove fonti di approvvigionamento, altrimenti il mondo rischia una carenza di offerta.

“Abbiamo avuto un decennio… in cui non si è fatto nulla in termini di esplorazione. Questo avrà un impatto”, ha dichiarato Nasser al Financial Times.

“Se ciò non accadrà, ci sarà una crisi di approvvigionamento”, ha affermato il massimo dirigente della più grande compagnia petrolifera al mondo sia per produzione che per valore di mercato.

All’inizio di questa settimana, Nasser ha dichiarato in un discorso al 2025 Energy Intelligence Forum che la transizione energetica deve affrontare una verifica della realtà e che la realtà sul campo non indica una transizione energetica, ma “un’aggiunta di energia che richiede l’impegno di tutti”.

“Vediamo anche una domanda resiliente e l’urgente necessità di investimenti a lungo termine nell’offerta è ormai ampiamente accettata”, ha affermato Nasser.

Aramco e OPEC avvertono da anni che la carenza di esplorazione petrolifera, determinata anche dalle politiche di zero emissioni nette degli ultimi anni, si ripercuoterà sui consumatori e sulle economie globali con un’offerta di petrolio insufficiente.

Il mondo ha bisogno di maggiori investimenti nel petrolio e nel gas, poiché questi continueranno a rappresentare una parte importante del mix energetico nel 2050, ha affermato mercoledì il segretario generale dell’OPEC Haitham Al Ghais, ribadendo l’opinione del cartello secondo cui saranno necessari investimenti in nuove forniture nel prossimo futuro.

Il mondo ha bisogno di investimenti globali nell’industria petrolifera pari a 18,2 trilioni di dollari fino al 2050, ha scritto Al Ghais all’inizio di quest’anno nella prefazione al World Oil Outlook (WOO) 2025 dell’OPEC. L’ultima valutazione dell’OPEC sull’energia globale è che la domanda di petrolio continuerà ad aumentare fino al 2050, con un consumo previsto di 123 milioni di barili al giorno (bpd), in aumento rispetto ai circa 104 milioni di bpd di quest’anno.

Senza un aumento degli investimenti nell’esplorazione e nell’approvvigionamento, si profila una carenza, affermano Aramco e OPEC.

Negli ultimi mesi, la sicurezza energetica e l’accessibilità economica hanno prevalso sui timori di asset bloccati, spingendo le più grandi compagnie petrolifere e del gas internazionali a spostare nuovamente l’attenzione sull’esplorazione dopo anni di tentativi di sviluppare soluzioni di energia pulita.

Oleodotti in Arabia Saudita

Domande e Risposte per i Lettori

1. Perché gli investimenti nell’esplorazione petrolifera sono diminuiti se la domanda è rimasta alta? Gli investimenti sono crollati principalmente a causa della pressione politica, sociale e finanziaria (ESG) legata agli obiettivi “Net-Zero”. Per un decennio, la narrativa dominante prevedeva un rapido abbandono dei combustibili fossili. Questo ha scoraggiato le compagnie petrolifere e i loro azionisti dall’impegnare capitali in progetti a lungo termine (che richiedono 6-7 anni per essere sviluppati), per il timore che quegli asset diventassero “bloccati” o inutilizzabili prima di generare un ritorno economico, lasciando il mercato impreparato alla domanda reale.

2. Cosa intende l’OPEC quando prevede una domanda di 123 milioni di barili al giorno nel 2050, nonostante gli accordi sul clima? L’OPEC basa le sue previsioni sulla domanda energetica reale, specialmente quella proveniente dai Paesi del “Sud del mondo” (Asia, Africa, America Latina). Queste economie, per sostenere la loro crescita e migliorare il tenore di vita di miliardi di persone, avranno bisogno di energia accessibile e affidabile. L’OPEC ritiene irrealistico che le fonti rinnovabili da sole possano coprire questo fabbisogno incrementale nei tempi previsti, portando la domanda di idrocarburi a crescere ancora per decenni, parallelamente (e non in sostituzione) alle rinnovabili.

3. La cifra di 18,2 trilioni di dollari di investimenti è realistica? È una cifra colossale, che rappresenta la stima dell’OPEC di quanto sia necessario investire nell’arco di 25 anni (fino al 2050) nell’intero settore petrolifero (upstream, midstream, downstream) per evitare gravi deficit di offerta. Se questa cifra sia “realistica” dipende dalla volontà politica e dalla disponibilità dei mercati finanziari. L’avvertimento di Aramco e OPEC suggerisce che, al momento, siamo molto lontani da questo livello di spesa, e il divario tra investimenti necessari e investimenti reali è la causa della potenziale crisi futura.

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