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L’accordo commerciale più “Breve” del Mondo: la Francia annuncia che non ratificherà l’intesa con il Mercosur

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Durante il G20 di Osaka l’unico annuncio rilevante giunto dall’Unione Europea con la commissione in scadenza era stato relativo al raggiungimento dell’accordo di libero scambio con il Mercosur, il mercato unico sud americano che include Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay. Di per se un accordo storico, che però poneva dei problemi relativamente al settore agricolo europeo, e non solo, per la possibile concorrenza con i prodotti del nuovo continente.

Ed infatti…..

La Francia ha già annunciato che non ratificherà l’accordo, se non dietro garanzie e cambiamenti:

« Moi je ne peux pas vous dire que nous allons aujourd’hui ratifier le Mercosur. On va le regarder dans le détail et en fonction de ce détail, nous allons décider» , . « La France pour l’instant n’est pas prête à ratifier» , 

“io non posso dirvi che oggi possiamo ratificare l’accordo con il Mercosur, Dovremo andare nel dettaglio sul funzionamento, allora potremo decidere. La Francia per ora non è pronta all’approvazione”. 

Sotto la pressione del settore agricolo e degli “Ecolò”, la Francia non approverà l’accordo commerciale liberoscambista con il Mercosur tranne che non riceva delle specifiche garanzie su:

  • filiera delle carni, che rappresentano una fetta importante dell’export francese;
  • filiera dello zucchero,  che  dopo essersi espansa in tutta europa con acquisti a debito, teme di saltare sotto la pressione della concorrenza con lo zucchero brasiliano;
  • lotta del Brasile contro la deforestazione in Amazzonia.

L’accordo con il Mercosur è stato brutalmente presentato come “Carne contro macchinari”, ed un accordo di libero commercio non ha significato se non ha come obiettivo, da altri punti di vista sbagliato, quello di specializzazione delle filiere produttive. Quindi chiedere che alcuni settori vengano “Salvaguardati” rende l’accordo nel suo complesso pressoché inutile. Con questa decisione poi si autorizzano tutti gli altri paesi a chiedere delle Salvaguardie, anche perchè non si capisce perchè la filiera della carne bovina francese dovrebbe essere più tutelata rispetto a quella degli agrumi del vino e delle nocciole italiane, della carne di suino spagnola o della produzione cerealicola rumena. Ogni paese ha le sue filiere da tutelare, ma per questa via non si fanno accordi comunitari di libero scambio, ed anche questo ampissima convenzione rischia di essere l’ennesimo buco nell’acqua.


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