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La verità su Marine Le Pen e l’euro. La sua intervista shock

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La notizia che Marine Le Pen, leader del Rassemblement National (RN) abbia  tolto dal proprio programma politico l’uscita dall’Euro, cavallo di battaglia delle precedenti elezioni presidenziali, ha causato un certo sommovimento anche fra i sovranisti italiani.

Questa notizia è comparsa in un’intervista video che ha concesso al canale video CNews, che potete, se conoscete il francese , ascoltare qui :

https://www.youtube.com/watch?v=dJCXY0vvxbU

 

Le parole sull’euro sono circa al minuto 6 dell’intervista. Le parole complete de dicorso sono un po’ diverse da quello che è trapelato dai riassunti, un po’ troppo affrettati, di molti giornalisti.  Ma Le Pen continua ad affermare che la Francia è una vittima dell’Euro e che questo è una palla al piede ed un maggior problema per l’economia francese , parole testuali, ma che esistono degli strumenti per far si che la BCE  non continui a fare della lotta all’inflazione la sua priorità, ma che lotti contro la disoccupazione e perchè la massa monetaria, che ha portato alla creazione di 2500 miliardi possa beneficiare l’economia reale. 

Quindi abbiamo due alternative:

a) La Le Pen si è “Borghesizzata” per cui è entrata nel gruppo di quelli che vogliono cambiare l’Europa “Dal di dentro”,  e che con questa via quindi vogliono conquistare le classi politiche tradizionale, tradendo però in parte il proprio disegno sovranista;

b) La Le Pen ha un’idea sottile, cioè cambiare gli obiettivi della BCE in modo da renderli incompatibili con quelli dei tedeschi. Far abbandonare alla BCE una politica restrittiva dal punto di vista dell’inflazione, per farla concentrare sulla disoccupazione, significa avere una BCE che lavora come la Bank Of Japan, cioè che non ha paura di acquistare il debito pubblico che gli stati fanno per spese ed investimenti destinati ad aumentare l’occupazione, anche sacrificando il problema della stabilità dei prezzi. Del resto l’esempio del Giappone è in questi campi, esemplare: 1/3 del debito è in mano alla BoJ, ma di inflazione non se ne vede neanche l’ombra.

Certo vedere una BCE Giapponese-Mediterranea potrebbe essere la soluzione per la sopravvivenza dell’Euro, ma sarebbe anche una porta aperta all’uscita della Germania. Immaginate Schaeuble, la Merkel o gli economisti alla Sinn accettare una via di espansione del debito pubblico e, Dio non voglia, moderatamente inflazionistica? Una situazione del genere metterebbe veramente alla stretta la teutonica federazione ed i suoi satelliti baltici. Una soluzione possibile? In teoria si, ma, al momento, solo in teoria.

In realtà il discorso della Le Pen potrebbe essere solo una fase politica tranquillizzante vrso l’elettore conservatore francese medio, che nel 2017 apparve un po’ spaventato dall’irruenza del programma No Euro del RN. In realtà i politici, tutti, sono più attratti dal consenso a breve che dai programmi a medio lungo. Comunque dopo maggio capiremo maggiormente dove vorrà andare.

 

PS. Tutta l’intervista a Marine Le Pen è comunque gustosa, e lei rimbecca il solito giornalista Macronian-Sinistroso con consumata abilità. Quando lui le chiede “Ma lei come presidente, cosa avrebbe fatto, avrebbe lasciato dimostrare i Gilet Gialli in piazza per 10 settimane, con anche i Casseur” la Le Pen prontamente risponde “Con me non ci sarebbero stati Gilet Gialli in piazza…“.

 

 


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