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LA UE DOVREBBE TUTELARE MEGLIO L’AMBIENTE RISPETTO AGLI STATI NAZIONALI? NON CREDO PROPRIO

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ciminiere

Il maggior mantra eurista è che Bruxelles sarebbe meno influenzata da lobbisti nazionali e quindi più disponibile a tutelare temi scottanti come l’ambiente. 

Purtroppo questa illusione viene continuamente frustrata . Già tempo fa Greenpeace aveva segnalato che le lobby del carbone spingevano affinchè Bruxelles accettasse una visione della situazione climatica e della qualità dell’aria in Europa migliore di quanto fosse in realtà.

Ora tramite il giornale inglese “The Guardian” trapela la notizia che la BP sarebbe riuscita ad ottenere l’abbandono o la notevole attenuazione delle politiche ambientali minacciando, in una lunga lettera, l’abbandono da parte dell’industria petrolifera del territorio della UE nel caso queste politiche fossero implementate. La lettera era datata 2013.

L’Unione stava valutando una normativa di contenimento delle emissioni nell’atmosfera e di privilegio delle fonti energetiche rinnovabili. Dopo questa lettera al commissario Oettinger tutta la questione è stata messa da parte.

Secondo Greenpeace la UE, a causa di questi interventi, si trova nella paradossale situazione di avere una normativa ambientale più lassista rispetto alla Cina.

L’industria energetica conta centinaia di lobbisti a Bruxelles, che già hanno ottenuto importanti risultati per i propri clienti, quali l’aver bloccato la moratoria nelle trivellazioni al largo proposta dal commissario Oettinger dopo il disastro della piattaforma BP Deep Horizon .

Ecco il link all’articolo originale QUI

 

 


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