Economia
La UE allenta i vincoli di riempimento dei depositi di Gas Naturale
Finalmente ci si accorda per introdurre una maggiore flessibilità negli obblighi europei di riempimento dei depositi di gas, che dovranno superare il 90% in qualsiasi momento sino al primo dicembre. Questo dovrebbe permettere una riduzione dei costi di acquisto

Venerdì gli Stati membri dell’Unione Europea hanno concordato di dare maggiore flessibilità agli obiettivi di stoccaggio del gas naturale, ampliando il periodo in cui i Paesi dovrebbero avere il 90% di stoccaggio pieno prima dell’inverno e potrebbero deviare fino al 10% dall’obiettivo di riempimento.
L’UE ha sostenuto la proposta della Commissione europea di estendere di due anni il regolamento sullo stoccaggio del gas. Ma gli Stati membri dell’UE vogliono anche una maggiore flessibilità nel raggiungimento dell’obiettivo di riempimento per evitare picchi di prezzo in caso di condizioni di mercato difficili.
Oggi i rappresentanti degli Stati membri dell’UE hanno approvato una bozza che servirà come mandato negoziale per la presidenza per avviare i colloqui con il Parlamento europeo sulla forma finale della legge.
I Paesi dell’UE propongono che gli attuali obiettivi vincolanti di riempimento del 90% siano raggiunti in qualsiasi momento tra il 1° ottobre e il 1° dicembre, invece dell’attuale scadenza del 1° novembre.
L’UE ha inoltre concordato che in caso di condizioni di mercato sfavorevoli – come ad esempio eventuali manipolazioni del mercato – gli Stati membri possono deviare fino al 10% dall’obiettivo di riempimento.
Il mandato negoziale dell’UE prevede inoltre che gli obiettivi di stoccaggio intermedio per ogni Stato membro nei mesi di febbraio, maggio, luglio e settembre non siano vincolanti ma solo indicativi, al fine di ottenere il riempimento dello stoccaggio e la prevedibilità, lasciando al contempo sufficiente flessibilità agli operatori di mercato durante tutto l’anno.
Da mesi un gruppo di Stati membri dell’UE, tra cui le maggiori economie, Germania e Francia, sostengono che per evitare impennate dei prezzi e speculazioni di mercato, il blocco dovrebbe consentire una maggiore flessibilità nell’obiettivo attualmente vincolante del 90% di stoccaggio completo entro il 1° novembre di ogni anno.
La stagione di rifornimento dei siti di stoccaggio di gas naturale in Europa sta presentando diverse sfide per i commercianti e gli operatori del settore, poiché gli elevati prezzi estivi del gas scoraggiano lo stoccaggio del combustibile.
In queste condizioni di mercato anomale – e in mezzo a una grande volatilità con la retorica di tariffe su tariffe – gli Stati membri dell’UE hanno due scelte su come affrontare la stagione dei rifornimenti. Come osserva Bloomberg, i governi possono sovvenzionare l’accumulo di gas oppure affidarsi alle forze di mercato, pagando eventualmente una fornitura di gas a prezzi molto più alti se il mercato si restringe ulteriormente nel corso dell’anno. Inoltre il fatto di poter gestire gli acquisti in modo libero permette di fruttare i momenti migliori.
Tutti gli obblighi di immagazzinamento sono stati, francamente, una mossa sbagliata, che h reso rigido un mercato che lo era già. A pagare sono stati i cittadini.
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