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La trappola per Salvini che imprigionerà gli italiani a primavera

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Il lucido Musso svolge un’interessante analisi politica su Atlantico Quotidiano di cui vi proponiamo alcuni brani interessanti e che completeremo con un commento ed una serie di integrazioni. Ecco il riassunto generale:

Che ha scritto Mieli? Che ha lasciato scrivere Giorgetti? Cosa può fare Salvini? La forza elettorale della destra è intatta. Nonostante mesi di fandonie di Stato sul Recovery Fund. Ma, “di qui alla primavera prossima”, la bolla del Recovery Fund sarà scoppiata e così lor signori chiameranno la Troika. Solo, per farlo hanno bisogno di coinvolgere l’opposizione di destra dalla forza elettorale intatta. E perché? La risposta è facile: lorsignori hanno bisogno di un regime politico sostanzialmente autoritario, privo di opposizione… Conseguentemente, Salvini è pregato di fare una rivoluzione, abbandonando la strada dell’avventura, per raggiungere la zattera europea. In cambio lo candidano sindaco di Milano… Ma se Salvini non ci casca?

e due brani significativi:

 A) Il quale Giorgetti, in effetti la mattina stessa aveva consegnato a Verderami un attacco all’arma bianca alla delegazione della Lega al Parlamento europeo, con la scusa di “non aver votato la mozione contro il dittatore Lukashenko”, piuttosto comica al tempo in cui la Germania completa indefessa Nord Stream 2

ed il secondo

B) Mieli non blatera di una sconfitta della destra alle elezioni di domenica, anzi: “hanno un patrimonio elettorale quasi intatto, non hanno perso e non sono stati sconfitti”, “la destra italiana non è stata sgominata”. [2] Eppoi, “questa legislatura potrebbe saltare per aria per un incidente, anzi, penso che sia probabile che di qui alla primavera prossima salti per aria per un imprevisto, un incidente (…) ritengo probabile un accidente, uno di quelli che cambiano la storia”

Quello che dice Musso è semplice e logico: La Commissione ed i poteri sporchi italiani, di cui Mieli è il portavoce ufficiale, non possono pensare di imporre la Trika ed un potere esterno antidemocratico contro il volere del 50% degli italiani, espresso nel centrodestra. L’opera è riuscita in Grecia solo perchè esisteva una finta opposizione, quella di Syriza e di Tsipras, che poi si è lei incaricata direttamente del lavoro sporco pur di godere di qualche anno di potere e poter fare, probabilmente, qualche piacere ad alcuni uomini forti. Ecco perchè i Poteri del Male, non c’è problema a dirlo, vogliono Meloni e Salvini inertizzati come sindaci di Roma e Milano, dove non potranno fare meglio o peggio dei loro predecessori: a quel punto i loro partiti sarebbero guidati  da uomini inertizzati, stile Giorgetti, alla fine allineati o allineabili al potere. Dopo aver distrutto l’ultimo “Portiere”, “Goalkeeper”, del potere bisogna fare un’altro. Tutto, pur di non far governare il popolo.

Inoltre Giorgetti parla, ma non sembra aver letto la “Famosa” mozione contro Lukashenko (O Lukashenka), anzi appare proprio telecomandato dai poteri forti, in questo caso. Perchè se l’avesse letta saprebbe benissimo che era un documento essenzialmente falso. Indicare Putin come complice dei brogli in Bielorussia è una sfacciata falsità che viola la realtà dei fatti: 30 russi erano imprigionati dal governo Lukashenko proprio alla vigilia delle elezioni con l’accusa di essere dei mercenari al soldo di Mosca per far cadere il governo di Minsk. Il piccolo alleato aveva rifiutato seccamente l’autorizzazione a Putin per costruire una base aerea nel proprio territorio, ed erano evidenti i tentativi di Lukashenko per staccarsi  dal proprio ingombrante vicino. Solo persone disinformate o francamente superficiali possono appoggiare una mozione che si basava su una sorta di falsa premessa secondo la quale Mosca e Minsk avevano tramato assieme per falsare le elezioni.

Si possono benissimo condannare i brogli elettorali e soprattutto la successiva repressione poliziesca senza dire una marea di balle. Potremmo anzi dire che è stata l’inefficace, ma con feroci parole, iniziativa diplomatica occidentale a buttare di nuovo la Bielorussia nelle mani della Russia. Però Giorgetti appare ignorare tutto questo, o fa finta di ignorarlo pur di sparare con il cannone di Bruxelles nel mucchio. Inoltre l’Europa non faràò mai nulla di serio contro Mosca, o contro Ankara, per gli stretti legami economici della germania con questi due paesi. Basterebbe bloccare Nord Stream 2 e rivolgersi al gas LNG , oppure bloccare le rimesse degli emigrati turchi in Germania, Belgio ed Olanda, per mettere in difficoltà economicamente, questi due paesi, ma Berlino, e quindi Bruxelles, non lo faranno mai. Con buona pace di Giorgetti.

Il problema per Mieli (e Giorgetti) viene a sorgere se Salvini e Meloni non si tireranno indietro. Il Governo Conte è in via di implosione e le elezioni NON lo hanno rafforzato. Hanno ritardato il voto anticipato, questo si, ma non impediscono che a nuove elezioni si giunga con un governo diverso. anzi è molto probabile che, cancellata l’illusione “Recovery Fund”, Gualtieri e Conte esplodano come due palloncini troppo gonfiati. Se Salvini e Meloni non saranno inertizzati saranno loro a definire le strategie ed i partner, con grande scorno dei poteri sporchi. Non temete comunque questi avranno ancora due possibilità:

  • l’eliminazione per via giudiziaria , di cui si vedono i prodromi;
  • l’eliminazione per via violenta, ultima ratio, ma che verrebbe imputata alle posizione “Estreme” di questi politici, come è avvenuto per l’incidente toscano del rosario strappato a Salvini. Non avete sentito una parola di condanna dai mass media per questo fatto.

Ci auguriamo che non accada nulla di tutto questo. A volte il Fato, la Provvidenza o la Fortuna sono ancora in grado di fare la Storia…


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