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LA TRAPPOLA DELLA BCE E’ PRONTA. ATTENTI A NON CADERCI.

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Cari amici

dopo anni di discussione e la creazione di una task force ad hoc la BCE è pronta ad esprimere la propria idea relativa ai bond dell’Unione Europea.

Il tema degli eurobond è stato trattato a lungo in modo inconcludente: infatti la discussione si arenava sempre di fronte alla necessità di una garanzia reciproca del debito. Se il debito è europeo deve essere garantito allo stesso modo dai paesi ricchi, o creditori, e da quelli più poveri o debitori, e questo era estremamente indigesto alla Germania, ai cui occhi era scandaloso garantire per gli spreconi paesi mediterranei.

Dopo mesi di studio la BCE ha partorito l’idea, le cui avvisaglie comunque erano già note da mesi, e che sarà ufficialmente presentata da Draghi nelle prossime settimane. Questa consiste nei seguenti punti base :

  • i titoli di Stato dei paesi dell’area euro saranno impacchettati in titoli composti da tre “Strati;
  • il primo strato sarà composto da titoli di grado AAA o accumulato;
  • il secondo strato sarà composto da titoli “Investment grade” (cioè sino a BBB secondo Standard and Poor’s) ;
  • quindi vi sarà uno strato di titoli di livello “Equity” , più basso, che dovrebbe rendere il 5/6%, nell’ottica della BCE.

Recentemente la valutazione dell’Italia è stata innalzata da S&P a BBB, ponendola come “Investment Grade”, ma siamo proprio a pelo. Praticamente la soluzione studiata dalla BCE viene a costruire una sorta di enorme derivato pluristrato , Un Asset Backed Security, il cui rendimento sarà la media dei rendimenti dei singoli titoli che ne faranno parte.

 

Quali sono i vantaggi dell’operazione ? Per gli stati, oggettivamente pochissimi, se non nulli:

a) Ogni paese comunque viene a pagare gli interessi sulla propria fetta di debito;

b) Ogni paese viene a garantire per il proprio debito, non c’è garanzia incrociata o trasversale;

c) Comunque ci sono dei limiti legati alla dimensione della fetta Senior, perchè, se si esauriscono i titoli tedeschi da inserire, non si possono emettere più questi titoli.

La soluzione viene poi a complicare l’emissione dei relativi CDS, credit Default Swap, a copertura dei rischi paese. Non che la cosa interessi in modo particolare la BCE o il FMI, visto il loro comportamento in relazione alla ristrutturazione del debito greco nel 2012, quando forzarono il blocco del “Trigger” dei CDS.

Per gli investitori cosa cambia ? NULLA, perchp avrebbero potuto creasi pacchetti simili a quelli proposti dalla BCE senza problemi, diversificando i propri investimenti. Anzi questa creazione viene a creare un’ulteriore barriera fumogena che rende l’investimento, e la valutazione del relativo rischio, meno chiara e comprensibile.

Allora perchè questa creazione ? Semplice, si tratta di un grande trappolone studiato per rendere la fuga dall’euro più complessa. Il fatto di essere parte di questi titoli compositi renderebbe la conversione del debito molto più complessa perchè porterebbe ad un default completo del veicolo in questione. Anzi siamo sicuri che la BCE obbligherà ad accettare condizioni capestro sulla convertibilità per poterne far parte. Si tratta quindi di nulla più che una gabbia dorata nella quale intrappolare i paesi che potrebbero avere tentazioni di scissione dall’euro.

Quindi bisogna tenersi ben alla larga da una macchinazione che non fornisce nessun vantaggio, ma solo svantaggi. Purtroppo siamo certi che la BCE saprà utilizzare l’arma dello spread per ricondurci all’ordine, soprattutto quando in Italia ci sarà un governo debole e moralmente compromesso.

(fonte sul titolo europeo:  bloomberg ) 

 

 


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