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La Terra rallentò fortemente durante l’ultima estinzione di massa

La terra ha rallentato improvvisamente alcune centinaia di milioni di anni fa, e questo ha segnato sia esplosioni della vita, sia estinzioni di massa. Perché?

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La velocità con cui il mondo gira è rallentata drammaticamente due volte centinaia di milioni di anni fa, e una volta ha coinciso con il più grande evento di estinzione di massa, secondo una nuova ricerca.

L’altro incidente è avvenuto durante la rapida espansione della vita sulla Terra, nota come esplosione del Cambriano, ha concluso il team guidato dalla Cina.

Sebbene il mondo sembri ruotare a un ritmo costante, la tempistica esatta può variare e non è precisamente di 24 ore.

I cambiamenti di gravità causati dalle variazioni della distanza tra la Luna e la Terra sono noti per provocare le maree oceaniche, ma l’attrito tra le maree e la superficie terrestre causa anche una leggera decelerazione della rotazione. Allo stesso tempo, la Terra trasferisce slancio alla luna, facendola spostare gradualmente verso l’esterno.

Secondo lo studio, la rotazione della Terra si è decelerata a causa di questo fenomeno nel corso della sua storia, ma questo tasso è variato nel tempo.

Dopo due anni di analisi, il team, guidato da Ma Chao dell’Istituto di Geologia Sedimentaria della Chengdu University of Technology, ha concluso che tra 700 milioni e 200 milioni di anni fa, la distanza tra la Terra e la Luna è aumentata di circa 20.000 km (12.000 miglia), causando un aumento della durata del giorno di circa 2,2 ore.

Il team, che comprendeva anche astronomi francesi e geologi tedeschi e irlandesi, ha scoperto che la decelerazione rotazionale della Terra non è un processo regolare, ma comprende periodi di rapida decelerazione seguiti da intervalli di stabilità.
“Nello specifico, ci sono due intervalli con una pronunciata decelerazione della rotazione terrestre: tra 650 e 500 milioni di anni fa (Mya), e tra 350 e 280 Mya, separati da un periodo di decelerazione in stallo da 500 a 350 Mya”, ha scritto il team in un documento pubblicato negli Atti dell’Accademia Nazionale delle Scienze questo mese.

Il primo spostamento ha coinciso con l’esplosione del Cambriano, quando le forme di vita complesse si diversificarono rapidamente, compresi gli antenati di molte specie moderne.

Il secondo cambiamento, circa 250 milioni di anni fa, coincide con la “Grande Morte”, un evento conosciuto anche come l’evento di estinzione Permiano-Triassico, che ha spazzato via il 90 percento della vita sulla Terra.

La ricerca suggerisce che l’attività vulcanica – insieme ai cambiamenti del clima, dei livelli del mare e dei livelli di sale – furono le cause principali.

Ma ha collegato i cambiamenti delle condizioni del mare all’improvviso cambiamento della rotazione terrestre, dicendo a Science and Technology Daily: “I due grandi periodi di decelerazione ‘veloce-lento’ potrebbero aver fornito le condizioni necessarie per la prima evoluzione degli ecosistemi marini”.

Gli scienziati ritengono già che determinati processi geologici possano essere correlati ai cambiamenti della rotazione terrestre e stanno cercando possibili collegamenti. Le diverse velocità con cui il ciclo notte-giorno si alternano, anche a livello minimo, possono aver contribuito allo sviluppo prima e all’interruzione dopo della vita. Oppure il mutamento della velocità della terra è stata la conseguenza di qualche altro fenomeno, ancora non identificato, che può aver influenzato la vita umana.

 


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