Energia
La Svizzera vuole cancellare il bando alla costruzione di nuove centrali nucleari
Il governo federale svizzero vuole cancellare il divieto alla costruzione di nuove centrali nucleari, perché ritiene altrimenti impossibile decarbonizzare la produzione di elettricità
Il governo svizzero ha annunciato l’intenzione di rovesciare il divieto di costruire nuove centrali nucleari, citando l’evoluzione delle tensioni geopolitiche e del fabbisogno energetico. Il Ministro dell’Energia Albert Roesti ha rivelato che una proposta di modifica della legislazione nucleare sarà presentata entro la fine del 2024, per consentire un dibattito parlamentare l’anno successivo.
Si tratta di un cambiamento significativo rispetto al referendum svizzero del 2017, che ha approvato una graduale eliminazione dell’energia nucleare e ha vietato la costruzione di nuovi impianti. Il cambiamento di politica è stato inizialmente indotto dall’incidente nucleare di Fukushima in Giappone nel 2011.
Roesti ha affermato che, sebbene il nuovo nucleare non sia una soluzione a breve o medio termine, potrebbe essere fondamentale per garantire la sicurezza energetica nel lungo periodo.
“Per essere pronti, se sarà necessario nel lungo termine, nei prossimi 15 anni direi, dobbiamo iniziare ora”, ha detto alla conferenza stampa.
Il ripensamento della Svizzera sull’energia nucleare è dovuto a diversi fattori, tra cui le crescenti incertezze geopolitiche, gli ambiziosi obiettivi climatici e la crescente domanda di elettricità dovuta all’aumento della popolazione. Anche l’impegno del Paese a raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050, sostenuto dagli elettori in una recente legge sul clima, ha influenzato questo cambiamento di politica.
Attualmente, le quattro centrali nucleari operative della Svizzera generano circa un terzo dell’elettricità del Paese. Questi impianti continueranno a funzionare finché saranno sicuri. Tuttavia, si teme di non poter colmare il vuoto energetico una volta che questi impianti saranno chiusi, e si dubita della capacità delle energie rinnovabili di soddisfare completamente la domanda.
La Svizzera ha la più vecchia centrale nucleare ancora operativa. quella di Beznau, risalente al 1969, che dovrebbe arrivare sino al 2040.
L’annuncio è stato criticato dalle organizzazioni ambientaliste e da alcuni partiti politici. Greenpeace Svizzera sostiene che i nuovi reattori nucleari sarebbero troppo lenti per ridurre efficacemente le emissioni di carbonio e non allevierebbero la dipendenza da fonti energetiche estere.
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.
You must be logged in to post a comment Login