Energia
La Svezia raddoppia sul nucleare: un’inversione a U da 23 miliardi di dollari
Dopo un dietrofront storico, la Svezia punta tutto sull’atomo con garanzie statali miliardarie per nuovi reattori. Una lezione di pragmatismo energetico per l’Europa, per un futuro a zero emissioni e a prova di crisi.
Il governo svedese chiederà al Parlamento di approvare prestiti statali per un valore di 23,4 miliardi di dollari (220 miliardi di corone svedesi) alle aziende per la costruzione di reattori nucleari nel Paese scandinavo. Un bell’investimento pubblico per produrre energia sicura e non da carbonio.
La Svezia prevede di costruire due nuovi reattori nucleari entro il 2035 come misura di sicurezza energetica a basse emissioni di carbonio, con l’obiettivo di arrivare a 10 nuovi reattori entro il 2045.
Il governo svedese aveva deciso di abbandonare completamente l’energia nucleare nel 1980, ma tale decisione è stata revocata dal Parlamento nel 2010. Cinque anni dopo, quattro reattori obsoleti sono stati chiusi. Oggi in Svezia rimangono in funzione sei dei 12 reattori e sta investendo per costruirne altri. Un cambio di direzione coraggioso e clamoroso.
Il Paese sta ora puntando sui reattori modulari di piccola taglia (SMR) per ampliare il proprio parco nucleare, mentre Stoccolma cerca di ridurre ulteriormente le emissioni con energia a basse emissioni di carbonio 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
La Svezia ha modificato la sua politica in materia di energie rinnovabili, che prevedeva il 100% di elettricità rinnovabile entro il 2040, cambiando la terminologia in elettricità “100% senza combustibili fossili”, aprendo la strada alla costruzione di ulteriori centrali nucleari.
Il Parlamento svedese ha approvato alla fine del 2023 una nuova legge sull’energia che apre la strada alla costruzione di ulteriori reattori nucleari oltre ai 10 originariamente approvati.
Dopo l’invasione russa dell’Ucraina e una serie di sanzioni occidentali che hanno sconvolto il mercato energetico, l’energia nucleare ha riacquistato molto sostegno in Europa come aspetto fondamentale per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050.
La società statale svedese Vattenfall, il mese scorso, ha selezionato la società americana GE Vernova e la società britannica Rolls-Royce SMR come potenziali fornitori di SMR. Entrambi i fornitori potrebbero consegnare entro un lasso di tempo e un budget ragionevoli, tenendo conto delle condizioni della penisola di Värö lungo la costa occidentale svedese, ha dichiarato Vattenfall ad agosto, aggiungendo che il processo ora prosegue verso la selezione di un fornitore finale.
Il sostegno statale svedese ai nuovi reattori nucleari contribuirebbe a finanziare 2,5 gigawatt (GW) di energia nucleare, ha dichiarato venerdì il ministro dei Mercati finanziari Niklas Wykman.
“Non si tratta di un prezzo… è un quadro di prestito necessario per poter condurre negoziati serrati”, ha affermato il ministro, come riportato da Reuters.
Domande e risposte per il Lettore
1) Perché la Svezia, un paese così attento all’ambiente, sta tornando a investire massicciamente sul nucleare? La Svezia sta tornando al nucleare per una combinazione di pragmatismo e necessità. In primo luogo, per garantire la sicurezza e la stabilità della propria rete elettrica, che le sole fonti rinnovabili intermittenti come eolico e solare non possono assicurare 24/7. In secondo luogo, per rispettare gli obiettivi di “zero emissioni nette” entro il 2050. L’energia nucleare è una fonte “carbon-free” e affidabile. Infine, la crisi energetica scatenata dal conflitto in Ucraina ha dimostrato la vulnerabilità strategica di una dipendenza eccessiva da fonti energetiche importate o instabili.
2) Cosa sono esattamente i Reattori Modulari di Piccola Taglia (SMR) e perché sono importanti? Gli SMR sono reattori nucleari di nuova generazione, molto più piccoli e compatti rispetto alle grandi centrali tradizionali. Il loro vantaggio principale risiede nella “modularità”: possono essere costruiti in fabbrica in componenti standardizzati e poi assemblati in loco, riducendo drasticamente i tempi e i costi di costruzione. Questa caratteristica li rende più flessibili e adatti a essere installati anche in aree con meno spazio o per servire comunità più piccole o siti industriali. La Svezia punta su di essi per accelerare l’espansione del suo parco nucleare in modo più efficiente.
3) Lo Stato svedese sta quindi “regalando” 23 miliardi di dollari ai costruttori di centrali? No, non si tratta di un regalo o di un sussidio a fondo perduto. Il meccanismo previsto è quello dei prestiti statali garantiti. In pratica, lo Stato non eroga direttamente il denaro, ma si fa garante per i prestiti che le aziende energetiche otterranno dalle banche per finanziare la costruzione dei reattori. Questa garanzia pubblica abbassa enormemente il rischio per gli istituti di credito, permettendo alle aziende di accedere a finanziamenti a tassi di interesse molto più bassi. È un modo per incentivare e rendere economicamente sostenibile un investimento privato di importanza strategica nazionale.
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