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LA SPAGNA DI SANCHEZ SI RITROVERA’ I PROBLEMI DI RAJOY

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24-04-14 – César Sánchez – El diputado socialista Pedro Sánchez Pérez-Castejón, durante la rueda de prensa previa a la charla con militantes y simpatizantes del PSOE en Ponferrada (León).

 

Cari amici,

proprio mentre si formava il governo in Italia vi era un cambio di governo in Spagna. Rajoy, che guidava un governo minoritario con il Partito Popolare, è stato sostituito da Sanchez, del Partito Socialista Spagnolo PSOE, che però ha solo il 20% dei seggi elettorali. Per far cadere il governo Sanchez ha dovuto allearsi con Podemos, il partito di sinistra in posizioni simili a Siriza e con una serie di partiti indipendentisti e localisti catalani e baschi.

Rajoy ha pagato per diversi errori:

  • essere stato morbosamente attaccato al potere, sino al punto dal voler testardamente guidare un governo di minoranza nato solo per l’esaurimento dei Socialisti che dopo 3 elezioni consecutive ne hanno tollerato la nascita;
  • il fatto di guidare un partito che ha forti pendenze da risolvere con la corruzione che è stato il pretesto dell’ultima crisi;
  • l’essere stato il partito più duro nei confronti degli indipendentisti catalani, i cui rappresentanti nelle Cortes ora chiedono il conto.

Però gli stessi problemi di Rajoy si ripropongono a Sanchez, anzi, perfino peggiorate:

  • La SPagna supera il 3% del PIL in deficit e negli ultimi 10 anni NON ha mai rispettato il rapporto che Bruxelles vorrebbe imporre. Sanchez in teoria dovrebbe guidare un governo MENO austero, ma solo in teoria, perchè con Bruxelles si è impegnato già a non includere Podemos, la sinistra spendereccia, come alleato di governo. Come pensi di poter governare rimane un mistero, tranne che non chieda l’appoggio del PP, che lo farebbe rosolare a fuoco lento; 
  • La Spagna sta scontrandosi con la realtà dell’euro, anche se molto meno duramente dell’Italia ed i suoi rischi di ridenominazione sono aumentati per la recente crisi dell’euro. Purtroppo, come ha fatto notare tempo fa il prof. Paolo Savona, il problema dell’euro NON sono i paesi mediterranei, ma la Germania, la cui politica prosciuga risorse finanziarie dal resto del sistema economico. Perfino il QE, nato per dare sollievo alle periferie, non ha funzionato. Insomma la realtà inizia a bussare alla porta ; 
  • Sanchez si ritroverà ad affrontare i problemi catalani da qui a pochi mesi. Il presidente catalano Quin Torra vuole tenere un nuovo referendum di auto determinazione in autunno. Come si comporterà Sanchez , il cui governo è nato per l’appoggio degli indipendentisti ?

Insomma il PSOE si troverà ad affrontare gli stessi problemi del PP di Rajoy, da una posizione di maggiore debolezza e senza poter proclamare neppure un’alleanza con Podemos nel timore di apparire troppo “Di sinistra ” agli occhi guardinghi di Berlino e di Bruxelles. Sarà interessante vedere come il politico potrà risolvere questo rebus.

 


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