Attualità
La Sonda Parker Solar Probe sfiora oggi il Sole
La sonda Parker Solar Probe della NASA ha sfiorato il sole a 6 milioni di km, il 4% della distanza Terra Sole, affrontando temperature altissime e raccogliendo importanti informazioni.
La pionieristica sonda Parker Solar Probe lanciato dalla NASA si appresta ad avvicinarsi al Sole alla vigilia di Natale, ad una distanza record di 3,8 milioni di miglia (6,2 milioni di chilometri) dalla superficie.
Lanciata nell’agosto 2018, la navicella è in missione da sette anni per approfondire la comprensione scientifica della nostra stella e aiutare a prevedere gli eventi meteorologici spaziali che possono influenzare la vita sulla Terra.Il punto più vicino è stato raggiunto oggi alle 12.33.
A questo punto la sonda sarà al 4% della distaza che sussiste fra la Terra e il Sole, praticamente sfiorandolo.
“Questo è un esempio delle missioni audaci della NASA, che fa qualcosa che nessun altro ha mai fatto prima per rispondere a domande di lunga data sul nostro universo”, ha dichiarato Arik Posner, scienziato del programma Parker Solar Probe, in un comunicato.
“Non vediamo l’ora di ricevere il primo aggiornamento sullo stato della sonda e di iniziare a ricevere i dati scientifici nelle prossime settimane”.
Durante questo avvicinamento – noto come perielio – le squadre della missione perderanno il contatto diretto con Parker, affidandosi a un “segnale acustico” questo venerdì per confermare lo stato della sonda.
Anche se lo scudo termico sopporterà temperature roventi di circa 1.600-1.700 gradi Fahrenheit (870-930 gradi Celsius), gli strumenti interni della sonda rimarranno a temperatura ambiente – circa 85F (29C) – mentre esplora l’atmosfera esterna del Sole, chiamata corona.
Non solo le temperature saranno estreme, ma Parker si muoverà anche a una velocità impressionante di circa 690.000 kmh, abbastanza veloce da volare dalla capitale statunitense Washington a Tokyo in meno di un minuto.
“Nessun oggetto costruito dall’uomo è mai passato così vicino a una stella, quindi Parker restituirà davvero dati da un territorio inesplorato”, ha dichiarato Nick Pinkine, responsabile delle operazioni della missione Parker Solar Probe presso il Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (APL) di Laurel, Maryland.
“Non vediamo l’ora di avere notizie dalla sonda quando tornerà a ruotare intorno al Sole”.
Avventurandosi in queste condizioni estreme, Parker ha aiutato gli scienziati ad affrontare alcuni dei più grandi misteri del Sole: come si origina il vento solare, perché la corona è più calda della superficie sottostante e come si formano le espulsioni di massa coronale, enormi nubi di plasma che sfrecciano nello spazio.
Questo flyby della vigilia di Natale è il primo di tre passaggi ravvicinati da record; i prossimi due – il 22 marzo 2025 e il 19 giugno 2025 – dovrebbero riportare Parker Solar Probe a una distanza altrettanto ravvicinata dal Sole. I dati sull’attività solare saranno scientificamente essenziali.
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