Attualità
La SEC mette in guardia dalle aziende cinesi
Alcune settimane fa, la SEC ha silenziosamente interrotto l’accettazione di qualsiasi nuova IPO cinese, il che ci è sembrato quasi comico, considerando che qualsiasi sottoscrittore avrebbe probabilmente difficoltà ad allineare il finanziamento poiché non c’è quasi nessuna richiesta di nuove quotazioni cinesi dopo quanto successo a DIDI. E non per quello che sta succedendo da parte americana, ma per i crescenti rischi politici in Cina.
Martedì mattina presto, il presidente della SEC Gary Gensler ha rilasciato un nuovo clip “Office Hours” in cui non solo ha confermato che la SEC aveva, in effetti, interrotto la valutazione di eventuali nuove potenziali quotazioni cinesi, ma ha anche spiegato agli investitori americani esattamente cosa possiedo quando acquistano azioni di società cinesi.
I believe that China-based companies that want to raise capital from American investors should disclose more of the information we need to make informed investment decisions. pic.twitter.com/EoGihzKTDN
— Gary Gensler (@GaryGensler) August 16, 2021
Venerdì l’autorità di regolamentazione del mercato cinese e l’amministrazione statale per la regolamentazione del mercato (una delle circa mezza dozzina d’importanti entità statali responsabili della regolamentazione dell’economia cinese) hanno emesso una nuova serie di bozze di regolamentazione ancora più restrittive.
Le regole sostenevano che gli operatori del settore non avrebbero dovuto utilizzare dati, algoritmi o altri mezzi tecnici per “dirottare” il traffico o influenzare le scelte degli utenti. Inoltre, le aziende non possono utilizzare mezzi tecnologici per imporre “barriere incompatibili ad altri prodotti e servizi Internet legali”. Una normativa molti liberista in apparenza, quasi “Antitrust”.
Qualunque cosa significhi, è solo l’ultimo segno che la repressione di Pechino sulle sue più grandi aziende tecnologiche è tutt’altro che finita. E mentre Ray Dalio ha continuato a sostenere le azioni cinesi, la decisione di Wood di abbandonare l’intero universo delle aziende tecnologiche cinesi le lascia con praticamente zero sostenitori negli Stati Uniti.
Martedì, le azioni di Alibaba sono diminuite di oltre il 3%, mentre le azioni di Baidu, JD.com, Pinduoduo e Netease sono diminuite di oltre il 2%.
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