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La Scommessa Atomica di Trump: TMTG fonde i Social con l’Energia del Futuro. Ecco cosa c’è dietro l’operazione TAE
Trump shock: addio Social, ora punta sulla Fusione Nucleare. Ecco il piano da 6 miliardi con TAE per l’energia infinita.

Nel panorama finanziario globale, ci sono notizie che si limitano a muovere qualche decimale nei listini, e poi ci sono mosse che fanno alzare il sopracciglio anche agli osservatori più smaliziati. L’annuncio arrivato giovedì dagli Stati Uniti appartiene decisamente alla seconda categoria. Trump Media & Technology Group (TMTG), la società che controlla il social network Truth e che fino a ieri sembrava destinata a rimanere un “meme stock” legato alle fortune elettorali del tycoon, ha annunciato una fusione da 6 miliardi di dollari con TAE Technologies.
Non stiamo parlando di un’altra app o di criptovalute (anche se TMTG ha toccato anche quelle), ma di fusione nucleare. Sì, avete letto bene. La società del Presidente eletto sta comprando un biglietto per la tecnologia che alimenta le stelle. Ma prima di gridare al miracolo o alla bolla, è necessario, come sempre su queste pagine, andare a vedere cosa c’è sotto il cofano. Analizziamo la tecnologia, l’azienda target e la logica economica di questa operazione inaspettata.
La Fusione Nucleare: il Santo Graal dell’energia
Per capire la portata della scommessa, dobbiamo fare un passo indietro e rispolverare qualche nozione di fisica, spiegata in modo semplice. La fusione nucleare è il processo opposto alla fissione (quella delle centrali nucleari attuali). Invece di spezzare un atomo pesante (come l’uranio) creando scorie radioattive, si cerca di unire due atomi leggeri per formarne uno più pesante, liberando una quantità mostruosa di energia nel processo. È, letteralmente, il motore del Sole.
Fino ad oggi, la ricerca mondiale si è concentrata principalmente sulla fusione Deuterio-Trizio (D-T). Sebbene promettente, questa via ha dei limiti:
Produce neutroni ad alta energia che danneggiano la struttura del reattore.
Richiede il Trizio, che è raro e radioattivo.
Pone problemi complessi di gestione del calore e dei materiali.
Ed è qui che l’operazione Trump-TAE diventa tecnicamente interessante. Non stanno puntando sulla “solita” fusione.
La Scommessa Tecnologica: Idrogeno e Boro (p-B11)
TAE Technologies sta lavorando su una reazione diversa, molto più ambiziosa ma potenzialmente rivoluzionaria: la fusione aneutronica Idrogeno-Boro (p-B11).2
Ecco le differenze sostanziali riassunte in una tabella per chiarezza:
| Caratteristica | Fusione Classica (D-T) | Fusione TAE (p-B11) |
| Combustibile | Deuterio e Trizio (raro) | Idrogeno e Boro (abbondante) |
| Scorie | Neutroni radioattivi | Nessun neutrone (quasi zero scorie) |
| Conversione | Calore -> Vapore -> Turbina | Conversione diretta in elettricità |
| Difficoltà | Temperature alte (100 mln °C) | Temperature estreme (miliardi di °C) |
La tecnologia p-B11 fonde un protone (idrogeno) con un nucleo di Boro-11. Il risultato? Tre particelle alfa (nuclei di elio) e energia. Niente neutroni. Questo significa che la reazione è pulita, non rende radioattiva la struttura del reattore e, teoricamente, permette di saltare la fase del “bollire l’acqua” per girare una turbina, convertendo l’energia cinetica delle particelle direttamente in elettricità. È il sogno di ogni ingegnere energetico.
Il problema? La fisica non fa sconti. Per innescare questa reazione servono temperature e condizioni di confinamento molto più difficili da ottenere rispetto alla fusione classica. Eppure, TAE sostiene di essere sulla buona strada.
Chi è TAE Technologies?
Fondata nel 1998 in California, TAE non è una startup nata ieri in un garage. È un’azienda che impiega oltre 400 persone, tra cui una sessantina di dottori di ricerca (Ph.D.), e che ha già bruciato tappe importanti costruendo cinque generazioni di reattori sperimentali (non ancora commerciali).
A differenza dei mastodontici progetti pubblici come ITER (che usano i Tokamak, enormi ciambelle magnetiche), TAE utilizza una tecnologia chiamata Field Reversed Configuration (FRC), spesso combinata con fasci di particelle neutre per stabilizzare il plasma.
Non è un’azienda di “scappati di casa”. Nel suo capitale figurano investitori istituzionali del calibro di Google, Chevron e Goldman Sachs, e ha già raccolto 1,3 miliardi di dollari. L’obiettivo dichiarato è costruire la prima centrale a fusione su scala commerciale entro il 2030, con l’inizio dei lavori previsto per il 2026. Una sfida che condivide con Commonwealth Energy, che però utilizza tecniche diverse.
L’Operazione Finanziaria: Un “Reverse Merger” Strategico?
Veniamo ora all’aspetto economico, che è quello che più ci intriga. TMTG, la società di Trump, ha ricavi irrisori (1,7 milioni di dollari nel primo semestre 2025) e perdite consistenti. Tuttavia, grazie alla fedeltà degli investitori “MAGA”, ha una capitalizzazione di borsa enorme.
Cosa sta succedendo qui?
Monetizzazione della Valutazione: Trump sta usando la carta straccia (o meglio, le azioni sopravvalutate di TMTG) per acquisire un asset tecnologico reale e tangibile. È una mossa da manuale di finanza creativa: usare un valore di borsa “politico” per comprare tecnologia industriale.
La fame di energia dell’AI: L’amministrazione Trump entrante ha un focus chiaro: vincere la gara dell’Intelligenza Artificiale contro la Cina. L’AI consuma quantità di elettricità spaventose.6 I data center stanno mettendo sotto stress la rete elettrica USA. TAE si propone come la soluzione a lungo termine per alimentare questa infrastruttura.7
Struttura dell’accordo: È un accordo “all-stock”. Gli azionisti di TAE (inclusi Google e Goldman) riceveranno azioni della nuova entità, possedendone circa il 50%. TMTG ci mette la quotazione in borsa e circa 300 milioni di liquidità.
Devin Nunes, CEO di Trump Media, ha dichiarato che questa tecnologia “cementerà il dominio energetico globale dell’America”. Una frase enfatica, certo, ma che rivela l’intento politico dell’operazione.
Rischi e Prospettive
Il mercato ha reagito con euforia (+25% per il titolo DJT), ma la cautela è d’obbligo.
La fusione nucleare è notoriamente una tecnologia che è “sempre tra 20 anni”. TAE promette tempi molto più brevi, ma la sfida tecnica della fusione Idrogeno-Boro è immensa. Le temperature richieste sono nell’ordine dei miliardi di gradi.
Tuttavia, se l’operazione dovesse andare in porto e la tecnologia funzionare, ci troveremmo di fronte a un cambio di paradigma totale:
Energia pulita, illimitata e senza scorie.
Indipendenza energetica totale per gli USA.
Un’applicazione industriale diretta per sostenere la rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale.
In conclusione, siamo di fronte a un’operazione ibrida: metà speculazione finanziaria basata sulla popolarità politica, metà politica industriale visionaria (o azzardata). Trump sta scommettendo che la sua “meme stock” possa diventare la General Electric del XXI secolo. Se TAE ha davvero la tecnologia che dice di avere, potremmo assistere a qualcosa di storico. Se invece è solo vapore (o plasma), sarà l’ennesima bolla. Ma nel frattempo, l’attenzione si sposta dai tweet ai reattori.
Domande e risposte
Cos’è la fusione p-B11 e perché è diversa da quella nucleare classica?
La fusione p-B11 utilizza idrogeno e boro invece di elementi radioattivi come il trizio.8 La differenza fondamentale è che è una reazione “aneutronica”: non produce neutroni ad alta energia. Questo elimina quasi completamente il problema delle scorie radioattive e permette di convertire l’energia prodotta direttamente in elettricità, senza dover generare vapore per muovere turbine, rendendo il processo teoricamente più efficiente e pulito, sebbene richieda temperature molto più elevate per essere innescata.
Perché una società di social media compra un’azienda energetica?
È una mossa finanziaria e strategica. TMTG ha una valutazione di borsa molto alta ma scarsi ricavi; utilizzando le proprie azioni come valuta, acquisisce un’azienda tecnologica reale (TAE). L’obiettivo strategico, allineato con la politica di Trump, è fornire l’enorme quantità di energia elettrica richiesta dai nuovi data center per l’Intelligenza Artificiale, un settore in cui gli USA vogliono mantenere il primato globale rispetto alla Cina, diversificando al contempo il business di TMTG.
Quando vedremo i primi risultati concreti di questa fusione?
I tempi sono ambiziosi ma ancora teorici. L’accordo di fusione dovrebbe chiudersi a metà del 2026. La nuova entità combinata prevede di iniziare la costruzione del primo impianto su scala commerciale (“utility-scale”) nello stesso anno, il 2026. Tuttavia, la fusione nucleare commerciale non è ancora mai stata realizzata da nessuno al mondo; quindi, nonostante gli annunci ottimistici, potrebbero volerci anni prima che l’impianto produca effettivamente elettricità per la rete.










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