Energia
La saudita Aramco taglia il prezzo del petrolio per non perdee quote di mercato
La domanda di petrolio non è brillante e anche la saudita Aramco è costretta ad abbassare il prezzo del petrolio per mantenere le quote di ,mercato
La compagnia petrolifera statale dell’Arabia Saudita ha tagliato il prezzo di ottobre del suo greggio Arab Light per gli acquirenti asiatici, secondo un nuovo listino prezzi pubblicato venerdì.
La Saudi Aramco ha ridotto il prezzo del greggio Arab Light di 70 centesimi, come risulta dal listino. La notizia arriva mentre il prezzo del Brent è sceso ulteriormente, scambiando a 71,49 dollari al barile, con un calo di 1,20 dollari al barile (-1,65%) nella giornata e il livello più basso degli ultimi anni.
Saudi Aramco ha anche abbassato il prezzo dell’Arab Light verso l’Europa e gli Stati Uniti. In questo modo la società cerca di tutelare le proprie quote di mercato e di non farle tagliare dal petrolio scontato proveniente dai paesi sanzionati, che ,solitamente, viene venduto con uno sconto.
La riduzione del prezzo verso l’Asia – mercato principale di Saudi Aramco – non è di buon auspicio per le prospettive della compagnia petrolifera sulla domanda asiatica, con i prezzi ufficiali di vendita per l’Asia ora ai livelli più bassi degli ultimi tre anni, con la debolezza dell’attività manifatturiera in Cina come probabile responsabile.
La mossa di Saudi Aramco segue le nuove previsioni di prezzo di Bank of America per il prossimo anno, che sono state declassate a 75 dollari al barile per il Brent, da 80 dollari. La banca ha abbassato le previsioni di prezzo per il WTI a 71 dollari al barile da 75 dollari.
La debolezza della domanda asiatica è probabilmente anche alla base della decisione dell’OPEC+, presa all’inizio della settimana, di ritardare il ritiro delle quote di produzione previsto per ottobre. Un nuovo accordo dell’OPEC+ – probabilmente combattuto con l’Arabia Saudita che ha guidato il ritardo – vedrà altri due mesi di mantenimento degli attuali livelli di produzione.
Citigroup aveva avvertito che il Brent avrebbe potuto scendere al di sotto dei 70 dollari al barile se l’OPEC+ avesse dato seguito ai suoi piani di reinserimento della produzione nel mercato petrolifero, anche se il ritardo di due mesi non sembra aver fatto molto meglio.
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