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La Russia si era offerta di comprare Barclays

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Durante il picco della crisi finanziaria del 2008, quando il sistema creditizio inglese stava scricchiolando attorno a RBS e Barclays e cercava di evitare soluzioni drastiche,  il governo russo fece un’offerta formale, sinora rimasta sconosciuta, per acquistare una quota di Barclays per 500 milioni di sterline, secondo quanto è risultato da una lettura delle minute rese pubbliche del comitato finanziario, a seguito di un processo per frode che vede coinvolti i vertici dell’istituto.

L’offerta giunse per l’interessamento di Hans-Joerg Rudloff, un  funzionario di Barclays con dei legami nei settori più elevati dell’apparato russo  che, nell’ambito du una serie di colloqui legato al salvataggio della banca che coinvolsero anche i fondi sovrani di Abu Dhabi e Dubai, portò questa offerta che era poi legata all’acquisizione di una quota pari al 1,5% del capitale della banca.

L’offerta non fu accetatta e la banca raccolse 7 miliardi di sterline sul mercato, anche grazie agli Emirati del Golfo Persico. Nel 2008-9 l’istituto era sufficientemente forte da acquistare all’asta gli asset di Lehman Brothers rimanenti. Rudloff oltre che nel board di Barclays è stato poi in quello del colosso russo Rosfnet.

Il processo in cui sono saltati fuori queste informazioni coinvolge il vertice della banca e le sue trattative con il Qatar, che versò gran parte dell’aumento di capitale per salvare la banca nel 2008, ed è il primo grande processo a coinvolgere i vertiti di una banca di interesse mondiale.

Non sappiamo se questo interesse del Cremlino per le banche inglesi abbia poi influenzato, in qualche modo, l’atteggiamento estremamente duro del governo britannico nei confronti della Russia. Comunque se a Mosca hanno ancora desiderio di entrare nel business creditizio occidentale noi avremmo CARIGE e PopBari che sarebbero interessate!!

 


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