Attualità
La Russia “Prenderà contromisure” in caso di invio di truppe NATO in Ucraina. Il cammino verso la guerra
Il confronto fra Ucraina e Russia nel Dombass si sta scaldando e rischia di portare ad un conflitto bellico molto pericoloso
USA e Russia mostrano i muscoli e si preparano all’ennesimo confronto bellico in Europa Orientale, con il solito, sottile, gioco di movimenti di truppe, di aiuti promessi e magari non dati, oppure di assistenza a forze non governative.
Nel quadrante ucraino Reuters riporta l’avvertimento russo di ieri verso l’intromissione della Nato in Ucraina, come segue:
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto venerdì ai giornalisti che la situazione sulla linea di contatto nell’Ucraina orientale tra le forze governative ucraine e le forze separatiste sostenute dalla Russia era piuttosto spaventosa e che lì si stavano verificando molteplici “provocazioni”.
Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin giovedì ha parlato con la sua controparte ucraina, Andrii Taran, e “ha condannato le recenti escalation di azioni aggressive e provocatorie russe nell’Ucraina orientale”, ha detto il Pentagono.
“La nostra retorica [sul Donbass] è assolutamente costruttiva”, ha detto Peskov in risposta alle domande dei giornalisti. “Non ci abbandoniamo a un pio desiderio. Purtroppo, le realtà lungo la linea del confronto sono piuttosto spaventose. Ci sono provocazioni da parte delle truppe ucraine Non sono casuali. Ce ne sono state molte”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha condannato i movimenti delle truppe russe attraverso il confine, definendo la situazione “flessione muscolare” che potrebbe portare a “provocazioni” per le quali l’esercito ucraino è “pronto” …
Muscle-flexing in the form of military exercises on the border with #Ukraine is an attempt to put pressure in the negotiations on ceasefire and peace as our value. We are always ready for provocations. 🇺🇦 army is not only strength and power, but also wisdom and balance.
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) April 1, 2021
Che l’esercito ucraino possa affrontare quello russo senza un coinvolgimento diretto della NATO e degli USA in suo soccorso è per lo meno dubbio, questo mete in pericolo la pace nel’intera Europa che non è+ stata mai garantita dall’Unione europea, ma, molto più significativamente, dalla presenza degli USA in Europa occidentale. L’espansione verso l’oriente viene però a mettere a rischio un equilibrio consolidato.
I Segnali che stanno provenendo dall’Ucraina orientale sono tutt’altro che positivi. il governo separatista del Donesk ha dichiarato il richiamo dei riservisti dal 1994 al 2003 nell’esercito, per prepararsi al confronto militare. L mobilitazione è il classico segno di una guerra in arrivo, anche se ci siamo dimenticati quelli che avvennero prima dei due conflitti mondiali:
#Ukraine: Russian-backed separatist of the Donetsk People's Republic (DNR) have announced military conscription for citizens born 1994 – 2003. This comes at a time of drastically increased fighting on the frontlines in the Donbas. Not looking good. pic.twitter.com/pwn03I0Cc6
— Jake Hanrahan (@Jake_Hanrahan) April 2, 2021
Intanto i russi hanno mantenuto truppe al confine occidentale con l’Ucraina, anche dopo la fine delle esercitazioni nella zona.
Another video suggesting Russian #military buildup next to borders of #Ukraine. This was filmed in #Voronezh region, south #Russia, on 31 March:
— Alex Kokcharov (@AlexKokcharov) April 1, 2021
Quindi anche l’Ucraina sta spostando forze militari nella regione:
Wow. Military build up ongoing in full force on #Russia – #Ukraine border.
Video of Ukrainian tanks reportedly rolling today into the Luhansk & Donetsk region: https://t.co/Nkh4yZMb3M
— Joyce Karam (@Joyce_Karam) April 1, 2021
La Russia ha affermato che non è nei suoi interesse vedere il conflitto passare da “Freddo” a “Caldo”, ma l’accumulo di forze militari, il richiamo di riservisti, gli spostamenti di truppe creano una situazione esplosiva. L’Ucraina si sente molto più forte dopo la dichiarazione in suo appoggio da parte di Biden, ma le parole sono una cosa, l’appoggio diretto e fattivo un’altra ben diversa. Questo confronto ricorda troppo da vicino quello fra Austria Ungheria e Serbia nel 1914. Cerchiamo di imparare dagli errori del passato.
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.