Difesa
La Russia Potenzia la Flotta: Arrivano Borey-A e Yasen-M
La Russia mette in mare due nuovi sottomarini nucleari, uno lancia missili balistici e uno da attacco, a conferma dell’impegno della Russia nella propria difesa e nella triade nucleare. Sono Borey-A e Yasen-M

Il Ministro della Difesa russo Andrei Belousov ha annunciato un significativo avanzamento nel programma di modernizzazione militare del Paese, con l’introduzione di sottomarini all’avanguardia delle classi Borey-A e Yasen-M. Questa mossa strategica mira a rafforzare la presenza navale russa in un contesto globale di sicurezza in continua evoluzione.
Belousov ha evidenziato come questi nuovi vascelli rappresentino l’apice della tecnologia sottomarina russa, progettati per consolidare la posizione strategica e tattica della nazione in ambito marittimo. Sebbene la data precisa del loro dispiegamento non sia stata resa nota, l’annuncio sottolinea l’impegno di Mosca nel mantenere una flotta navale robusta.
I sottomarini Borey-A costituiscono un’evoluzione del precedente progetto Borey, una serie di sottomarini a propulsione nucleare armati con missili balistici intercontinentali.
Questi sottomarini rappresentano un elemento cruciale della triade nucleare marittima russa. Sono progettati per trasportare missili balistici intercontinentali Bulava, con una gittata dichiarata di oltre 8.000 km e la capacità di trasportare testate multiple.
La variante Borey-A introduce miglioramenti nella tecnologia stealth e nel design dello scafo, incrementando la loro silenziosità e rendendoli più difficili da rilevare rispetto ai predecessori. Il Ministero della Difesa russo ha ribadito che questi sottomarini sono una componente vitale della deterrenza nucleare del Paese.
Yasen-M, il cacciatore
Parallelamente, i sottomarini Yasen-M apportano una nuova dimensione alla strategia navale russa. Questi sottomarini d’attacco a propulsione nucleare sono concepiti per operazioni versatili, capaci di ingaggiare navi di superficie, sottomarini e obiettivi terrestri attraverso un mix di armamenti convenzionali e ipersonici.
Il missile Zircon, specificamente menzionato da Belousov, è un elemento distintivo dell’arsenale Yasen-M. Con una velocità massima di circa Mach 9 (circa 11.000 km/h), questo missile da crociera ipersonico è considerato una svolta nella guerra navale russa.
La sua capacità di manovrare in volo e di raggiungere una distanza di circa 1.000 km complica notevolmente gli sforzi di intercettazione da parte dei sistemi di difesa esistenti. I sottomarini Yasen-M sono inoltre progettati per la massima furtività, grazie a sistemi sonar avanzati e scafi in acciaio a bassa magnetizzazione.
Le dichiarazioni di Belousov si inseriscono in una narrazione più ampia del governo russo volta a rafforzare le forze armate in risposta a quelle che percepisce come minacce da parte delle nazioni occidentali, in particolare Stati Uniti e NATO.
Belousov ha affermato che il dispiegamento di questi sottomarini avanzati riflette l’impegno della Russia nel garantire la sicurezza nazionale in un contesto globale sempre più complesso, definendo tale sviluppo una misura necessaria per mantenere la parità strategica.
Sebbene non siano stati specificati il numero esatto di sottomarini in arrivo o il loro stato operativo preciso, le precedenti informazioni diffuse dai media statali russi indicano che diversi scafi Borey-A e Yasen-M sono in costruzione o in fase di completamento presso il cantiere navale Sevmash di Severodvinsk, un sito chiave per la produzione di sottomarini in Russia.
La modernizzazione navale russa è una priorità dall’inizio degli anni 2000. Il programma Borey, avviato negli anni ’80, ha subito ritardi significativi a causa di vincoli finanziari, ma ha riacquistato slancio sotto la presidenza di Vladimir Putin. Il primo sottomarino della classe Borey è entrato in servizio nel 2013.
La classe Yasen è emersa da un processo di progettazione iniziato durante la Guerra Fredda, con la nave principale entrata in servizio nello stesso periodo. La Yasen-M rappresenta una versione migliorata, con la prima unità di questo tipo aggiornato commissionata nel 2021.
Il missile Zircon, integrato nei sottomarini Yasen-M, ha suscitato notevole attenzione a livello internazionale. La Russia ha condotto con successo test di lancio sia da navi di superficie che da sottomarini. La velocità ipersonica e le capacità di manovra dello Zircon sollevano interrogativi sull’efficacia degli attuali sistemi di difesa missilistica di Stati Uniti e NATO.
Le implicazioni strategiche di questi sottomarini sono significative. La classe Borey-A rafforza la capacità di deterrenza nucleare globale della Russia, mentre la Yasen-M offre flessibilità nella guerra convenzionale, consentendo attacchi di precisione contro obiettivi navali o costieri. L’integrazione di missili ipersonici amplifica questa minaccia.
Funzionari militari statunitensi hanno riconosciuto la crescente sofisticazione della flotta sottomarina russa, con il Pentagono che ha risposto aumentando gli investimenti nella guerra antisommergibile. Anche la NATO ha intensificato le esercitazioni nell’Atlantico settentrionale per contrastare le minacce sottomarine russe.
Il costo economico di questi programmi è considerevole per la Russia, soprattutto in considerazione delle sanzioni occidentali e delle fluttuazioni dei ricavi petroliferi. Tuttavia, il Cremlino ha costantemente dato priorità alla spesa per la difesa.
Mentre la Russia continua a sviluppare e dispiegare questi sottomarini, la comunità internazionale rimane in allerta. Le classi Borey-A e Yasen-M, con i loro rispettivi sistemi missilistici, rappresentano un approccio duplice al potere navale, combinando deterrenza strategica e flessibilità tattica. L’impatto di questi sviluppi sul panorama della sicurezza globale dipenderà da come questi mezzi verranno impiegati e dalle contromisure adottate dalle altre nazioni. Per ora, l’annuncio di Belousov è un chiaro segnale delle ambizioni della Russia nel settore marittimo e della sua determinazione a mantenere o superare i propri rivali.
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