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La Russia minaccia di attaccare le “Spedizioni di armi” in territorio NATO. Ecco un possibile obiettivo

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Preparando le basi per una potenziale escalation con le potenze occidentali e della NATO, sabato il Cremlino ha avvertito che l’esercito russo è pronto a prendere di mira le spedizioni di armi occidentali che continuano a riversarsi in Ucraina. Il vice FM russo Sergei Ryabkov ha dichiarato alla TV di stato che Washington è stata informata negli ultimi giorni che Mosca vedrà i convogli di rifornimenti di armi che entreranno in Ucraina come “bersagli legittimi”.

“Abbiamo avvertito gli Stati Uniti che il pompaggio orchestrato di armi da un certo numero di paesi non è solo una mossa pericolosa, è una mossa che trasforma questi convogli in obiettivi legittimi”, ha affermato Ryabkov nelle osservazioni, che sono servite da severo avvertimento per l’ovest.

Ovviamente un’azione di questo genere porterebbe il conflitto a ben altro livello, perché significherebbe un’azione nei confronti di uno stato della NATO, il che porterebbe a una immediata rappresaglia e , presumibilmente, a soddisfare in modo ancora maggiore la domanda di armi  da parte dell’Ucraina. Per questo motivo è molto difficile che effettivamente succeda, ma nessuno immaginava l’invasione dell’Ucraina tre settimane fa, per cui, in una situazione di stallo come l’attuale, non è una mossa impossibile.

Se ciò dovesse accadere, quale potrebbe essere l’obiettivo?

Un’ipotesi potrebbe essere l’aeroporto di Rzeszow in Polonia, dove vi è un inteso traffico militare e di aerei da trasporto (i due aerei italiani citati sono però aerocisterne KC 767 per il supporto logistico degli aerei NATO).

 

Ecco dove si trova

Un’alternativa potrebbe essere un attacco verso la Romania, meno atteso rispetto alla Polonia e meno difesa, anch’essa confinante con l’Ucraina in modo diretto e vicina all’aeroporto di Ivano Frankivs’K recentemente distrutto dagli attacchi russi.

Comunque gran parte della rimi più moderne sono giunte in Ucraina dalla NATO prima dell’inizio del conflitto e nell’arco di anni. Ora, più che altro, stanno consegnando dei residui di epoca sovietica, ma potrebbero anche giungere le batterie si S 300, missili antiaerei richiesti da Kiev, che sono in possesso di Slovacchia e Grecia.


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