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LA RUSSIA ESCE DALLE SANZIONI E DALLA CRISI DEL PETROLIO ECONOMICAMENTE PIU’ FORTE DI PRIMA

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cantieri russi

Quando durante il 2014 inizio il calo del prezzo del petrolio , proseguito fino alla fine del 2015 ed ai primi mesi del 2016, molti analisti occidentali non scommettevano sulla sopravvivenza dell’economia russa, già colpita dalle sanzioni economiche volute dagli USA e dall’Unione Europea.

Invece l’economia russa è riuscita a riprendersi e senza neppure il bisogno delle forti riserve di valuta forte che avevano contraddistinto il periodo precedente di crisi del 2009 – 2011. In questo caso una attenta politica monetaria, con una forte svalutazione ha permesso una ripresa guidata dalla produzione industriale interna. Insomma si è tornati ad una crescita industriale di carattere “Classico”, in cui la svalutazione porta alla sostituzione delle produzione importate, più care, con una crescita delle produzioni nazionali.

Gli effetti di questa politica monetaria, così stupidamente rifiutata nella repressiva europa dell’euro, si stanno vendendo. Da GS riportiamo alcuni grafici significativi.

graph-2

A sinistra vedete che le vendite immobiliari in Russia stanno finalmente crescendo in modo impetuoso, spinte dalla domanda più esuberante e, soprattutto , dai tassi di interesse contenuti , soprattutto per gli standard di Mosca. La crescita è confermata dal grafico a destra, che mostra come nel primo trimestre 2016 vi sia stata una crescita nel numero di mutui immobiliari.

Questa crescita è confermata dagli indicatori industriali come si può vedere in questi grafici.

graph-1

La produzione industriale, dopo un periodo negativo , come si può vedere a sinistra, è tornata in territorio positivo, fatto confermato dal traffico ferroviario, principale mezzo di trasporto nelle distese russe, che dal 2016 è cresciuto per 4 mesi consecutivi.

Unico elemento problematico rimane un deficit pubblico al 3%, ma ricordiamo che il debito pubblico è tranquillamente intorno al 10%, per cui non c’è proprio alcun problema nella sua gestione. Invece la svalutazione e probabilmente anche le sanzioni han portato ad una riduzione del debito estero russo, paradossalmente rafforzando la sua posizione

debito estero russo

Quindi concludendo la Russia sta emergendo rafforzata ed in espansione. Un esempio di gestione oculata dell’economia che in occidente non si vede da un po’. Speriamo che una rapida fine delle sanzioni permetta all’Italia di crescere con un buon interscambio.

 

 


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