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Energia

La Russia avverte la UE che, se vuole il gas, deve convincere l’Ucraina a farlo passare

La Russia si è detta disposta a continuare a fornire gas naturale alla UE tramite l’Ucraina, ma Bruxelles deve convincere Kiev a lasciar passare il gas dai propri gasdotti nonostante la guerra

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Gasdotto

La Russia si è detta disposta a continuare a fornire gas all’Europa attraverso l’Ucraina se Kiev e i Paesi europei coinvolti riusciranno a trovare un accordo.

Naturalmente, a mio parere, i Paesi europei che attualmente ricevono il gas attraverso questo corridoio sono interessati a continuare tale cooperazione”, ha dichiarato ai giornalisti il vice primo ministro russo Alexander Novak, responsabile della politica energetica della Russia. ‘Siamo pronti a fornire (gas), ma non molto dipende da noi, quindi probabilmente questo dovrebbe essere negoziato direttamente tra gli utenti e il Paese attraverso il quale viene fornito il transito’.

L’anno scorso, l’Ucraina ha segnalato di non avere intenzione di rinnovare l’accordo quinquennale di transito del gasdotto per la fornitura di gas naturale ai Paesi dell’UE alla scadenza del 31 dicembre 2024, mentre il capo dell’energia dell’UE Kadri Simson ha indicato che l’esecutivo dell’UE non ha “alcun interesse” a spingere per il rilancio dell’accordo. Il problema è che alcuni paesi, come Austria, Ungheria  e Slovacchia, ancora si basano sul gas russo

Importazioni austriache di gas russo

L’UE ha avvertito i Paesi membri di prepararsi a un mondo senza gas russo, con il gas ucraino che rappresenta il 5% delle importazioni totali di gas dell’UE. Aura Sabadus, analista senior della società di intelligence di mercato ICIS, ha dichiarato a Politico che l’Austria, l’Ungheria e la Slovacchia saranno probabilmente le più colpite quando le importazioni saranno interrotte.

Negli ultimi due anni, l’Europa ha preso rapidamente le distanze dalle materie prime energetiche russe per protestare contro la guerra della Russia in Ucraina. L’Unione Europea ha imposto per la prima volta un embargo sulle importazioni di greggio dalla Russia nel dicembre 2022, seguito da un embargo sui prodotti petroliferi (compresi benzina e diesel) nel febbraio 2023.

Nel frattempo, le importazioni di gas naturale russo sono diminuite da circa 450 milioni di metri cubi al giorno (mcm/d) alla fine del 2021 a circa 150 mcm/d attualmente. I restanti flussi di gas sono suddivisi approssimativamente tra GNL, flussi attraverso l’Ucraina e altri percorsi di gasdotti (principalmente flussi attraverso la Turchia verso la Bulgaria e un piccolo flusso attraverso la Bielorussia verso la Lituania). L’Europa è uscita da due stagioni invernali con abbondanza di gas, nonostante la drastica riduzione delle importazioni russe.


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