Seguici su

CinaDifesa

La Rivoluzione del “Carro Armato Intelligente”: perché il Type 100 cinese può mandare in pensione gli altri carri da battaglia

La Cina svela il Type 100: più leggero, ibrido e guidato dall’AI. Una risposta alle lezioni dell’Ucraina che costringe gli USA a ripensare l’Abrams. La guerra corazzata non sarà più la stessa.

Pubblicato

il

La guerra in Ucraina ha agito da spietato acceleratore tecnologico, trasformando i campi di battaglia in un cimitero per i concetti di guerra corazzata del XX secolo. I droni FPV (First-Person View) e le munizioni circuitanti (loitering munitions) hanno dimostrato che la corazza pesante, da sola, non è più una garanzia di sopravvivenza.

In questo nuovo scenario, la Cina non sta semplicemente aggiornando i suoi mezzi: sta cambiando le regole del gioco. Pechino sta virando verso una dottrina di guerra “intelligente, informativa e senza pilota”, e il nuovo carro armato (MBT) Type 100, svelato durante la recente Parata del Giorno della Vittoria, ne è la manifestazione più concreta.

Meno acciaio, più silicio: il Type 100

A prima vista, il Type 100 stupisce perché rompe con la tradizione. È più piccolo e leggero del suo predecessore, il Type 99 (entrato in servizio nel 2001). Se per decenni la corsa è stata al cannone più grosso e alla corazza più spessa, oggi Pechino punta sull’integrazione dei sistemi intelligenti.

La lezione ucraina è chiara: è inutile avere 80 tonnellate di acciaio se un drone da 500 dollari può colpire la torretta.

Il Type 100 è progettato attorno a questo principio. Invece di una corazza massiccia, la sua sopravvivenza è affidata all’intelligenza artificiale e ai sistemi attivi.

Le caratteristiche principali includono:

  • Propulsione Ibrida: Utilizza un sistema diesel-elettrico. Questo garantisce una mobilità superiore, ma soprattutto una traccia acustica e termica ridotta. Come dichiarato da un membro dell’equipaggio alla CCTV, è “capace di avvicinarsi al nemico in silenzio”.
  • Torretta “Unmanned”: La torretta è completamente automatizzata e priva di equipaggio, gestita da un sistema avanzato di controllo del fuoco. Questo riduce drasticamente il profilo del carro e protegge l’equipaggio, che scende a soli due membri (pilota e comandante) alloggiati nello scafo.
  • Armamento (apparentemente) Inferiore: Monta un cannone da 105 mm, più piccolo dello standard NATO (120mm) o russo/cinese precedente (125mm). La scelta suggerisce che il carro non è pensato per i duelli classici, ma per ingaggiare bersagli tramite informazioni di rete.
  • Protezione Attiva (APS): È dotato di radar, infrarossi e sistemi di allerta laser. Può rilevare minacce in arrivo (missili, droni) e intercettarle attivamente con razzi, granate di disturbo (jammer) o laser.
  • Guerra “Network-Centrica”: Il carro è un vero e proprio nodo di rete. L’AI integrata migliora la consapevolezza situazionale e coordina il fuoco con altre unità. Può anche dispiegare un proprio mini-drone da ricognizione per ottenere una visione aerea.

Vista laterale del carro Type 100

La guerra diventa un videogioco (distopico)

Il vero salto quantico, però, è nell’interfaccia uomo-macchina. L’equipaggio utilizzerà caschi a realtà aumentata (AR).

Questi dispositivi permettono una visione a 360° dell’esterno, come se la corazza fosse “trasparente”. La stessa CCTV ha descritto l’esperienza del pilota come una “visione simile a un videogioco”, con la telemetria del veicolo da un lato e la mappa del campo di battaglia dall’altro.

Questa “gamification” della guerra non è un vezzo tecnologico, ma un trend globale. L’obiettivo è accelerare il ciclo OODA (Observe, Orient, Decide, Act – Osserva, Orientati, Decidi, Agisci), fondendo i dati dei sensori in un’unica interfiglia comprensibile. Possiamo dire che si tratta di un trend globale, ma viene mandato al massimo in Cina.

La torretta con i sistemi di difesa attivi anti missile e anti drone

Perché un carro più leggero? La svolta geopolitica

La riduzione di peso (si stima tra 35 e 40 tonnellate, contro le 55-58 del Type 99A) non è casuale. Rivela un cambiamento strategico fondamentale. Per decenni, i carri cinesi erano pensati per contrastare l’URSS (e poi la Russia) nelle pianure della Manciuria e della Mongolia.

Oggi, Pechino considera la Russia un partner in declino e sempre più dipendente. Il vero avversario strategico è diventato l’India.

L’unico confine terrestre tra le due potenze è sull’Himalaya, nell’area del Ladakh. Un carro pesante tradizionale è quasi inutile su ponti leggeri e strette strade di montagna. Un mezzo più leggero, agile e “silenzioso” (grazie all’ibrido) è invece ideale per quel teatro operativo. I cinesi, evidentemente, hanno studiato bene l’esperienza sovietica in Afghanistan, dove i T-62 (più pesanti) si rivelarono inadatti alle montagne, a differenza dei più vecchi T-55. L’India impiega carri pesanti 68 tonnellate ispirati ai carri inglesi , gli Arjun.

Il più moderno carro indiano l’Arjun, 120 mm di cannone per 68 tonnellate di peso

La risposta americana: L’M1E3 Abrams

L’Occidente, ovviamente, non sta a guardare. Alla conferenza dell’Associazione dell’Esercito degli Stati Uniti (AUSA), sono stati forniti aggiornamenti sul successore dell’Abrams: l’M1E3.

Le somiglianze con la filosofia cinese sono evidenti, segno di una “evoluzione convergente” dettata dalle stesse minacce:

  1. Più Leggero: L’M1E3 abbandonerà la pesantezza dell’attuale M1A2 (che supera le 70 tonnellate) per attestarsi su un peso più gestibile (si parla di 60 tonnellate).
  2. Propulsione Ibrida: Anche gli USA puntano su un propulsore ibrido-elettrico, soprattutto per risolvere l’enorme problema di consumo di carburante della turbina a gas dell’Abrams attuale.
  3. Equipaggio Ridotto: L’M1E3 adotterà un caricatore automatico (come già fanno i carri russi e francesi), riducendo l’equipaggio da 4 a 3 persone.
  4. Focus sui Dati: Come il Type 100, l’M1E3 sarà più un centro di comando e difesa attiva che una piattaforma di sfondamento, con capacità di dispiegare droni per colpire oltre la linea visiva (BVR – Beyond-Visual-Range).

In sintesi, stiamo assistendo alla fine del carro armato come lo conoscevamo. La nuova dottrina non si basa più sulla massa, ma sull’informazione. Il carro del futuro non è un ariete corazzato, ma un “quarterback” del campo di battaglia: più leggero, più furtivo e infinitamente più letale perché connesso a tutto.

Abrams X

Domande e Risposte dei Lettori

1) Perché la Cina sta costruendo un carro armato più leggero e con un cannone più piccolo? Non è un passo indietro?

No, è un cambio di paradigma. Le lezioni della guerra in Ucraina hanno dimostrato che la corazza pesante tradizionale è estremamente vulnerabile a droni e missili anticarro di nuova generazione. Il Type 100 punta meno sulla protezione passiva (l’acciaio) e più sulla protezione attiva (intercettare le minacce) e sulla furtività (motore ibrido silenzioso). Il cannone più piccolo (105mm) suggerisce che il suo ruolo non è più il duello tra carri, ma l’uso di dati di rete e droni per colpire bersagli a distanza (BVR), agendo come centro di comando mobile. Inoltre, un peso minore è fondamentale per operare contro l’India nel terreno montuoso dell’Himalaya.

2) Cosa significa “guerra BVR” (Beyond-Visual-Range) per un carro armato?

BVR (Oltre la Linea Visiva) è un concetto solitamente aereo. Applicato ai carri, significa che il Type 100 può ingaggiare un nemico che non può “vedere” direttamente con i propri mirini. Lo fa agendo come un “nodo” della rete. Ad esempio, un drone da ricognizione (lanciato dal carro stesso o da un’altra unità) individua un bersaglio a 10 km di distanza. Il drone trasmette i dati al Type 100. L’AI del carro calcola la soluzione di tiro e lancia un missile guidato (dal cannone) o coordina un attacco di artiglieria/droni, il tutto rimanendo nascosto e al sicuro.

3) Gli Stati Uniti stanno copiando la Cina con il nuovo M1E3 Abrams?

Non si tratta di “copiare”, ma di “evoluzione convergente”. Sia la Cina che gli Stati Uniti hanno osservato le stesse minacce (droni, missili intelligenti, costi logistici) e sono giunti a conclusioni simili. L’attuale Abrams M1A2 è troppo pesante, consuma troppo (a causa della sua turbina a gas) ed è vulnerabile. Il nuovo M1E3, proprio come il Type 100, sarà più leggero, adotterà una propulsione ibrida (per efficienza e silenziosità) e si affiderà a sistemi di protezione attiva e networking. Stanno entrambi rispondendo alle stesse domande poste dal campo di battaglia moderno.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI
E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento