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LA RIFORMA FISCALE DI TRUMP PARTE 1, SPIEGATA DA GOLDMAN SACHS

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Come tutte le riforme fiscali anche quella di Trump, almeno sino ad ora, si presente molto complessa, così complessa che molti americani non sono riusciti a capirla.

A questo punto rifacciamoci alle spiegazioni, riportate da Zerohedge, di Goldman Sachs, che del resto è la più indicata a presentare la riforma, dato che sono due sue ex funzionari ad averla scritta.

Il tutto si presenta come una soluzione meno radicale di quanto  promesso in campagna elettorale e più vicino alle richieste del Partito Repubblicano. Comunque ci sono alcune grosse novità.

DEDUZIONE BASE : 24 MILA DOLLARI. Sino a questa cifra di reddito  NON SI PAGANO TASSE, anzi si può avere diritto a rimborsi.

ALIQUOTA MASSIMA FEDERALE: 35%, contro il 33 di Trump in campagna ed il 39,5 attuale.

DEDUCIBILITA’ DELLE TASSE STATALI E LOCALI SUL REDDITO: viene a cessare

DEDUCIBILITA’ DELLE ALTRE SPESE: Mantenuta, cade il limite sulla deducibilità degli interessi passivi sui mutui.

TASSAZIONE SUGLI UTILI AZIENDALI : 15% dal 35% attuale e dal 20% proposto dai repubblicani. Qui la proposta di Trump in campagna elettorale non è stata modificata.

REGIME DI NEUTRALITA’ FISCALE PER I REDDITI GENERATI ALL’ESTERO: MANTENUTA (Trump aveva proposto una tassazione al 15%)

CREDITO D’IMPOSTA SUI DIVIDENDI : 15% forfait..

Esistono temi che non sono ancora stati chiariti quali  la possibilità di non dedurre gli interessi passivi ma lgli investimenti al 100%, di cui Trump aveva parlato in campagna elettorale.

Quindi abbiamo assistito ad un notevolissimo annacquamento del programma elettorale di Trump, e soprattutto è scomparsa la Border Tax, che ne appariva l’asse portante. Probabilmente , come nel caso del Canada, si preferirà agire caso per caso con dazi mirati.

Invece dall’Europa abbiamo portato la moda di punire gli Enti Locali. La fine della deducibilità delle imposte statali e locali sul reddito da un lato incrementerà le entrate federali di 800 milioni di dollari, dal’altro renderà il tema molto più sensibile ai contribuenti. Verranno ulteriormente premiati i (pochi) stati che non applicano imposta sul reddito statale :

  • Alaska
  • Florida
  • Nevada
  • South Dakota
  • Texas
  • Washington

Al contrario i cittadini dei seguenti stati:

  • California (aliquota max marginale oltre 13%)
  • New York (aliquota max marginale oltre 8%)
  • New Jersey (aliquota max marginale oltre 8%)
  • Maine (aliquota max marginale oltre 10%)
  • Iowa (aliquota max marginale oltre 8%)
  • Hawaii (aliquota max marginale oltre 8%)
  • District of Columbia (aliquota max marginale oltre 8%)

verranno particolarmente colpiti perchè le loro tasse locali sul reddito non saranno più detraibili. I californiani ricchi saranno i più colpiti (sarà un caso ? ….)

 

Grazie per l’attenzione

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