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Analisi e studi

La Repubblica della Virtù e del Terrore (di Giuseppe PALMA)

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Il Regno del Terrore. Così s’intitolava un film di Anthony Mann del 1949, dove Robespierre e i giacobini venivano giustamente rappresentati come dei tiranni accecati dalla Virtù.

Già, la Virtù. Essere virtuosi, politicamente corretti e ossequiosi nei confronti del pensiero unico. Tacete! La libertà personale, sacrificabile ormai con semplici atti amministrativi del Presidente del Consiglio (i famosi Dpcm), non è più un principio fondamentale.

La Virtù. Quella del governo, che si è auto-proclamato esempio da seguire per il resto del mondo; quella del Presidente del Consiglio, sponsorizzato dalla stampa di regime come comandante in capo e Princeps indiscusso; quella di una parte della popolazione che tifa per i tiranni ed è pronta a collaborare nella ricerca degli untori.

Passata la Fase1 dell’epidemia, dopo più di tre mesi la situazione del virus è sommariamente sotto controllo: a ferragosto abbiamo una sessantina di persone ricoverate in terapia intensiva nonostante l’aumento dei contagi negli ultimi dieci giorni (anche per effetto dell’aumento esponenziale dei tamponi) e meno di dieci morti. Infatti, alla ripresa della curva dei contagi, i ricoverati in terapia intensiva per il Covid sono appena 55 e i morti 6. Questi i dati su base nazionale. Inoltre, da marzo ad oggi, sono più che raddoppiati i posti letto in terapia intensiva e sono state scoperte diverse terapie, tra queste la cura del plasma che sembra davvero molto efficace.

Eppure, nonostante la situazione non sia al momento preoccupante (anche se va tenuta sotto controllo), non passa giorno in cui un membro del governo o uno pseudo-scienziato non diffonda il Terrore. E i giornaloni di regime giù a testa bassa a fare da megafono amplificatore. Basta la scemenza di uno pseudo-scienziato in cerca di visibilità (prima dell’epidemia non se lo cagavano neppure in famiglia) che i giornaloni strillano al ritorno del virus.

Ma le responsabilità della stampa di regime, a dire il vero, non possono ridursi a indirette. Vi sono anche responsabilità dirette. Titolare la prima pagina “weekend col morbo” alla vigilia di ferragosto vuol dire che non sei solo un megafono, ma vuoi proprio sponsorizzare il ritorno del virus e del lockdown affinché il governo possa sopravvivere e giustificare le limitazioni delle libertà democratiche. Il Terrore alimenta la forza del governo, quindi diamoci dentro con lo stato di emergenza permanente.

Sta tornando il virus! Sta tornando il virus! Le discoteche vanno chiuse! I giovani sono irresponsabili! Mettete le mascherine! Non datevi la mano! Non baciatevi! Mantenete le distanze in acqua e sulla spiaggia! Così tutti i giorni su TV e giornali, dove 5 casi in una Regione – ancora tutti da accertare – vengono presentati come il ritorno della peste. La seconda ondata è alle porte, mantenete il distanziamento e rimettete la museruola anche all’aperto!

L’obiettivo del governo e della maggioranza giallo-rossa è evidente: diffondere il Terrore, dosato con medie razioni giornaliere, affinché a settembre/ottobre possa tornare il presupposto per un nuovo lockdown: non più per tutto il territorio nazionale (sarebbe devastante e più di qualcuno non lo rispetterebbe) ma a macchia di leopardo, mini-lockdown: prima una o due province, poi una o due Regioni, poi forse tre, quattro, cinque etc… Divide et impera, così chi non verrà colpito si sentirà virtuoso e farà il gioco del governo. E avanti tutta con la caccia all’untore! Ieri il runner solitario che correva sulla spiaggia, oggi il ragazzo della discoteca.

C’è poi anche l’aspetto economico, tutt’altro che secondario. Uno dei principi cardine dell’economia è la fiducia, soprattutto nel futuro. Senza fiducia non vi sono né investimenti né assunzioni. Chi non ha più riaperto lo ha fatto principalmente per due motivi: 1) impossibilità di sopportare costi fissi  invariati (tra cui imposte e tasse) a ricavi notevolmente ridotti (anche a causa di protocolli demenziali); 2) mancanza di fiducia nel futuro: che riapro a fare, investendo i miei soldi, se poi a settembre/ottobre c’è la possibilità che il governo chiuda tutto di nuovo?

Ma al governo e alla stampa di regime dell’economia reale frega meno di zero. Alimentare continuamente il Terrore significa garantirsi la sopravvivenza politica e creare le condizioni psicologiche per accettare – come atto di liberazione – il vaccino salvatore. Ma solo se prodotto dalle multinazionali amiche, anche senza sperimentazione. Se invece è russo, già registrato, allora non va bene. Stampa e politica sono arrivate anche a queste contraddizioni:

Non è dunque la salute dei cittadini che sta a cuore ai giallo-rossi e ai loro scriba salariati, ma il buissness. Solo il buissness. Io sono da sempre favorevole ai vaccini, si può dire che da sempre sono uno strenuo difensore dei vaccini, ma stavolta c’è qualcosa che puzza: sponsorizzarne l’obbligatorietà per poi fare retromarcia se il vaccino è russo invece che di qualche multinazionale amica, allora vuol dire che tutta questa storia presenta aspetti finanziari che sovrastano di gran lunga sia il diritto alla salute che la libertà e la democrazia.

Chi nega il virus è certamente un cretino, ma chi non vede nel virus uno strumento di potere – politico o economico che sia – è cretino due volte. Si arriverà anche a togliere la patria potestà a quei genitori che solleveranno un dubbio se sottoporre i propri figlioli a vaccinazione anti-Covid obbligatoria? Ormai da questi criminali senza scrupoli ci si può davvero aspettare di tutto. La libertà è morta, e con essa il senso di tutti i principi liberali che un tempo contraddistinguevano il mondo occidentale da quello sovietico.

Quindi da un lato una parte di popolazione virtuosa, che fa il tifo per i tiranni che calpestano libertà e democrazia, dall’altro – come binomio inscindibile – governo e stampa di regime che diffondono il Terrore.

Virtù e Terrore, il nuovo binomio che ha preso il posto dei principi liberali. Non più Repubblica democratica ma Repubblica della Virtù e del Terrore. Come Robespierre e i giacobini raccontati nel Regno del Terrore di Anthony Mann.

di Giuseppe PALMA

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Consigli letterari:

1) di Paolo Becchi e Giuseppe Palma, “Una riforma sbagliata. Dodici motivi per dire NO al taglio dei parlamentari“, Gds, febbraio 2020. Qui per l’acquisto ?: https://www.amazon.it/Una-riforma-sbagliata-Dodici-parlamentari/dp/8867829920/ref=mp_s_a_1_1?dchild=1&keywords=una+riforma+sbagliata&qid=1597305132&sr=8-1

2) di Paolo Becchi e Giuseppe Palma, “DEMOCRAZIA IN QUARANTENA. Come un virus ha travolto il Paese“, Historica edizioni.

Qui i link per l’acquisto:

http://www.historicaedizioni.com/libri/democrazia-in-quarantena/

https://www.ibs.it/democrazia-in-quarantena-come-virus-libro-paolo-becchi-giuseppe-palma/e/9788833371535

https://www.mondadoristore.it/Democrazia-quarantena-Come-Giuseppe-Palma-Paolo-Becchi/eai978883337153/

https://www.libreriauniversitaria.it/democrazia-quarantena-virus-ha-travolto/libro/9788833371535

https://www.amazon.it/Democrazia-quarantena-virus-travolto-Paese/dp/8833371530/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=democrazia+in+quarantena&qid=1593533348&s=books&sr=1-1


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