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La pubblicità programmatica cresce anche in Italia: opportunità e rischi di un mercato in rapida evoluzione

Cos’è la pubblicità programmatica e perché sta rivoluzionando l’advertising digitale
La pubblicità programmatica si è imposta come una delle innovazioni più dirompenti nel panorama della comunicazione digitale. Si tratta di un metodo automatizzato per acquistare spazi pubblicitari online in tempo reale, grazie all’uso di piattaforme tecnologiche che analizzano i dati degli utenti per ottimizzare la distribuzione degli annunci. Il programmatic permette di mostrare il messaggio giusto, alla persona giusta, nel momento giusto e sul dispositivo giusto in pochi secondi. Una rivoluzione che sta cambiando il modo di fare advertising online, non solo per le grandi multinazionali, ma sempre più anche per PMI e agenzie locali. Vediamo i rischi e le opportunità.
Il mercato globale e italiano
Secondo Statista, il mercato globale della pubblicità programmatica ha superato i 600 miliardi di dollari nel 2024, con una crescita annuale del +10%. Nei Paesi anglosassoni e del Nord Europa rappresenta oltre il 90% della pubblicità display. Nel nostro paese, la situazione è un po’ differente. Secondo i dati, la pubblicità online in Italia nel 2024 è aumentata del 3,4%, ma la programmatic è più lenta, anche se costante. IAB Italia stima che nel 2024 la pubblicità programmatica rappresenti circa il 53% degli investimenti digitali. Il ritardo rispetto ad altri mercati è dovuto in parte alla frammentazione del tessuto imprenditoriale italiano e alla scarsa cultura digitale di molte PMI.
DSP e nuove tecnologie al servizio della pubblicità
Una DSP (Demand Side Platform) è una piattaforma tecnologica che consente agli inserzionisti di acquistare in modo automatizzato spazi pubblicitari digitali su una vasta rete di siti, app e piattaforme. A differenza dei metodi tradizionali, in cui gli acquisti avvengono manualmente, una DSP sfrutta i dati degli utenti per mostrare annunci pertinenti in tempo reale, migliorando così l’efficacia delle campagne pubblicitarie.
Negli ultimi anni, l’evoluzione tecnologica ha reso queste piattaforme sempre più accessibili. L’interfaccia è spesso semplificata, con workflow guidati e reportistica immediata. L’integrazione dell’intelligenza artificiale consente inoltre una gestione automatica delle offerte (bidding), la personalizzazione dinamica delle creatività e una maggiore trasparenza sui risultati delle campagne.
Il caso ad:personam
Per molte aziende, soprattutto quelle prive di un reparto marketing strutturato, entrare nel mondo della pubblicità programmatica può sembrare complicato. È proprio per rispondere a questa esigenza che entrano in gioco nuove piattaforme come ad esempio ad:personam, una DSP per la pubblicità programmatica integrata con l’ecosistema Microsoft, pensata per offrire uno strumento potente ma semplice da usare, anche senza un team tecnico interno.
Grazie a un’interfaccia intuitiva e a funzionalità avanzate, ad:personam consente anche a realtà non specializzate di gestire campagne pubblicitarie data-driven, ottimizzando il budget e migliorando le performance.
Opportunità e rischi
La pubblicità programmatica offre una serie di vantaggi concreti per le aziende, a partire dalla possibilità di raggiungere un pubblico altamente profilato. La natura automatizzata di queste tecnologie permette inoltre una gestione più agile delle campagne e un monitoraggio costante delle performance.
Insieme alle opportunità emergono anche delle criticità. Una delle principali riguarda la trasparenza dell’ecosistema programmatico e la delicata questione della gestione dei dati degli utenti. Ci sono già esperienze su altre piattaforme che riguardano pubblicità ingannevoli o uso improprio dei dati degli utenti, come l’accusa di pubblicità fraudolenta a Meta, che ha portato l’azienda in tribunale perché aveva violato i termini di servizio. Il rischio di frodi pubblicitarie, come il traffico generato da bot o da fonti poco affidabili, resta un problema inoltre non trascurabile, che può compromettere l’efficacia delle campagne e gonfiare artificialmente i risultati.
Programmatic advertising: come le aziende italiane possono prepararsi al futuro
Il mercato sta evolvendo rapidamente e le aziende italiane hanno oggi l’opportunità, ma anche la responsabilità, di investire in competenze digitali e strategie più efficaci. Il programmatic advertising è il presente e sarà sempre più il futuro. Chi non si adegua rischia di restare ai margini di una comunicazione che, per essere davvero efficace, deve essere sempre più data-driven, dinamica e centrata sull’utente.
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