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LA PETROLIERA DELLA DISCORDIA VERSO LA TURCHIA: SCONTRO FINALE?

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La petroliera Grace1, ora Adrian Darya, sequestrata dai marines britannici a Gibilterra e poi liberata dal tribunale locale, ha cambiato rotta e non è più diretta al porto greco di Kelemata, ma verso la Turchia merdionale.

Questa modifica di rotta è avvenuta dopo  che il Dipartimento di Stato USA, che ha emesso anche un Ordine di Sequestro della nave, ha minacciato di considerare qualsiasi assistenza fornita, anche in Grecia, come aiuto al terrorismo internazionale. La Grace1 era stata sequestrata a Gibilterra perchè sospettata di trasportare prodotti petroliferi in Siria in violazione dell’embargo internazionale. Dopo un mese di blocco è ripartita, ma gli USA la ritengono comunque una nave a disposizione delle Guardie Rivoluzionarie, quindi di un’organizzazione considerata terroristica.

Ora la nave dovrebbe attraccare al porto meridionale di Mersin il 31 agosto. Se le autorità turche autorizzeranno l’attracco questo diventerà l’ennesimo motivo di tensione fra Washington ed Ankara, all’indomani dell’acquisto dei missili russi S400. Si tratterebbe di una provocazione a cui gli USA risponderebbero direttamente con i mezzi diplomatici a disposizione. Ricordiamo che la Turchia è gà stata espulsa dal programma NATO di sviluppo del F35.

L’Iran ha già avvertito gli USA di non intervenire in alcun modo per fermare la nave, fatto che verrebbe considerato una atto di guerra. La prossima settimana vedremo come si concluderà questa infuocata vicenda internazionale

 


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