Energia

La Norvegia stupisce ancora: petrolio e gas oltre le attese. L’Europa ringrazia (per ora)

Mentre l’Europa cerca stabilità energetica, Oslo sorprende con una produzione di greggio e gas che supera ogni previsione, consolidando il suo ruolo di partner chiave e alimentando il suo gigantesco fondo sovrano.

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La produzione norvegese di petrolio e gas ha superato le previsioni dell’autorità di regolamentazione del 2,6% in agosto, per il secondo mese consecutivo, secondo i dati pubblicati martedì dalla Direzione norvegese per le attività offshore.

La performance più impressionante riguarda il greggio. L’aumento della produzione proveniente da nuovi giacimenti ha spinto l’output di petrolio ben oltre le aspettative. Vediamo i dati principali di agosto:

  • Produzione petrolifera: 1,924 milioni di barili al giorno (bpd), con un incremento del 7,1% rispetto alle previsioni della direzione.
  • Produzione di gas naturale: Superiore dell’1,2% rispetto alle stime.
  • Andamento: Sebbene i volumi assoluti siano leggermente inferiori a luglio a causa delle citate manutenzioni, il superamento delle previsioni conferma un tren

La produzione preliminare di petrolio e gas per agosto doveva essere inferiore rispetto  quella di luglio, poiché la produzione dipende dalla manutenzione programmata di fine estate delle infrastrutture di esportazione norvegesi e dalle interruzioni non pianificate in decine di giacimenti offshore di petrolio e gas. Invece, secondo le autorità di regolamentazione, il risultato finale di agosto è stato superiore a quello del mese precedente.

La Norvegia ha superato le previsioni di produzione anche per luglio, quando la produzione di petrolio greggio è stata superiore dell’8,2% alle aspettative e quella di gas del 2,2% rispetto alle previsioni.

La Norvegia ha aumentato la sua produzione di gas dal 2022, quando ha superato la Russia come principale fornitore di gas dell’Europa. Non membro dell’UE, ma membro fondatore della NATO e alleato chiave dell’UE e del Regno Unito, la Norvegia intende continuare a fornire il gas di cui l’Europa ha bisogno.

Pertanto, le società che operano al largo delle coste norvegesi stanno aumentando la produzione di gas e petrolio, con il sostegno del governo norvegese, che continua a scommettere sull’industria petrolifera e del gas e sugli ingenti proventi che essa genera per il Paese e per il suo fondo sovrano, il più grande al mondo.

La Norvegia ha anche iniziato a pianificare il suo 26° ciclo di concessioni petrolifere e di gas in aree di frontiera poco esplorate, poiché cerca di aumentare l’esplorazione e le risorse per arginare il previsto calo della produzione a partire dai primi anni ’30.

“La Norvegia vuole essere un fornitore a lungo termine di petrolio e gas per l’Europa, mentre la piattaforma continentale norvegese continuerà a creare valore e posti di lavoro per il nostro Paese”, ha dichiarato il mese scorso il ministro dell’Energia Terje Aasland.

Nuove piattaforme sul Mare del Nord nel mare norvegese

Domande e Risposte per il lettore

1) Perché la produzione norvegese è così cruciale per l’Italia e l’Europa? Dopo l’interruzione dei flussi di gas russo a seguito del conflitto in Ucraina, l’Europa si è trovata a dover diversificare urgentemente le proprie fonti di approvvigionamento. La Norvegia, grazie alle sue vaste riserve offshore e a un’infrastruttura affidabile, è diventata il principale fornitore di gas del continente. Per l’Italia, così come per la Germania e altri Paesi, il gas norvegese è fondamentale per la produzione di energia elettrica, il riscaldamento e le attività industriali, garantendo una stabilità che altrimenti sarebbe a rischio e riducendo la dipendenza da mercati più volatili come quello del GNL (Gas Naturale Liquefatto).

2) La Norvegia sta puntando tutto su petrolio e gas, ignorando la transizione verde? Assolutamente no. La strategia norvegese è un esempio di pragmatismo. Utilizza gli enormi profitti generati dal settore degli idrocarburi per alimentare il suo fondo sovrano, che a sua volta investe massicciamente a livello globale in tecnologie verdi, energie rinnovabili e innovazione. In pratica, la Norvegia sta usando la sua ricchezza fossile attuale per finanziare la transizione energetica del futuro, senza però sacrificare la sicurezza e la stabilità economica ed energetica nel presente. È un approccio che bilancia le necessità immediate con gli obiettivi a lungo termine.

3) Questo aumento della produzione norvegese farà scendere le nostre bollette? È improbabile che abbia un effetto diretto e immediato sulle bollette dei consumatori. Il prezzo finale dell’energia dipende da una complessa serie di fattori globali, tra cui la domanda dei mercati asiatici, i costi di trasporto e stoccaggio, le politiche fiscali nazionali e le dinamiche del mercato elettrico. Tuttavia, una produzione norvegese solida e prevedibile contribuisce a stabilizzare il mercato europeo all’ingrosso, evitando picchi di prezzo estremi come quelli visti nel 2022. Quindi, più che un abbassamento diretto, garantisce una maggiore protezione contro un’eccessiva volatilità dei prezzi.

 

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