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LA MILITARIZZAZONE DELLA SOTTOVALUTAZIONE MONETARIA: la Germania usa una moneta sottovalutata come un’arma di aggressione

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Il Max Planck Institute ha recentemente pubblicato uno Paper di Matn Hopner da titolo “Il regime di sottovalutazione tedesco sotto Bretton Woods”. Questo scritto, veramente interessante, studia il comportamento del governo e del’economia tedesca e la sua modalità di sistematica conquista economica tramite la creazione di surplus commerciali e delle partite correnti con una sottovalutazione monetaria realizzata perfino sotto un regime di quasi cambi fissi come quello di Bretton Woods.

Vi presento l’Abstract:

“La Germania è in un regime di sottovalutazione, un sistema che guida i comportamenti economici verso un deterioramento del tasso di cambio monetario reale e quindi verso la creazione di un surplus dell’export. Questo regime ha portato la Zona Euro al limite del collasso, ma si tratta di una storia che è più vecchia dell’Euro, che proviene dagli anni di Bretton Woods ed è poi sopravvissuto alla creazione della moneta unica. Questo regime opera in due fasi: prima la sottoinflazione contro i partner commerciali, quindi la resistenza contro le rivalutazioni correttive. Il sistema di Bretton Woods forniva le condizioni perfette per la creazione e la perpetuazione di questo regime: era sufficientemente flessibile per una politica macroeconomica autonoma e creare i differenziali inflattivi e quindi abbastanza viscosa per ritardare e minimizzare le rivalutazioni”.

Praticamente cosa succede: tramite una politica interna di contenimento dei consumi, più o meno forzato, la Germania forza una riduzione del costo del lavoro nei confronti dei suoi diretti partner commerciali. Questo viene a creare una situazione in cui, oggettivamente, dal punto di vista del cambi reali, la valuta tedesca è sottovalutata rispetto a quelle dei paesi partner: se la Germania ed il paese “A” partono da una situazione di equivalenza monetaria, per cui 100 di DM equivalgono a 100 X dl paese A, se successivamente le paghe del paese A portano ad un a inflazione del 5% a confronto dello zero della Germania, la situazione può essere letta anche come una svalutazione relativa della Germania rispetto al paese A , soprattutto se la Germania non rivaluta. A questo punto la svalutazione interna della Germania viene a creare un surplus commerciale e delle partite correnti a favore della Germania, che normalmente poterebbe alla rivalutazione della moneta tedesca, ma, storicamente, la Germania ha sempre resistito alla rivalutazione, dando la colpa agli “Altri” che non sono stati abbastanza “Efficienti”. Quindi oltre al vantaggio economico la Germania si arroga quello morale.

Chi perde in questa situazione che NON è efficiente:

  •  prima i lavoratori tedeschi, che vedono compressi i propri consumi;
  • quindi tutti i lavoratori, in generale.

Con l’Euro, che non permette svalutazioni, questo sistema  stato portato al suo livello di quasi perfetto.

Un’ottima lettura che potete trovare online.

 

 


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