Attualità
La lista dei “Putiniani” sul Corriere? Smentita pure dal COPASIR. Una delle peggiori pagine del giornalismo italiano
Dopo la pubblicazione della “Lista di proscrizione” dei filo putiniani sul Corriere della Sera, il Copasir, la commissione parlamentare per il controllo sui servizi segreti, ha smentito di indagare su influencer e comunicatori filo-russi, cosa che, tra l’altro, non ricadrebbe nei suoi compiti. Ha parlato di un’indagine a largo raggio, appena partita e senza liste nomi, sulla disinformazione che, al termine, verr° anche resa pubblica, ma successiva all’iniziativa del Corriere. Se i servizi segreti indagano fra i contatti fra personaggi pubblici e giornalisti italiani e le autorità russe mi auguro che lo facciano in modo riservato e senza preparare dei Dossier, cosa non simpatica e che riporterebbe a periodi non felici della Storia della Repubblica.
Allora chi ha fornito i nomi per la lista del Corriere, episodio veramente basso per la storia del giornalismo italiano. Non si sa, pare un insieme raffazzonato di “Sentito dire”. Il fotoreporter Giorgio Bianchi era indicato nella lista, ma lo si indicava a capo del canale Giubbe Rosse, mentre lui ha il suo, tra l’altro facilmente identificabile. L’identificazione di Laura Ru con una (fra le moltissime) Laura Ruggeri che ha scritto un singolo articolo su un think tank filo russo per lo meno superficiale. Un lavoro cattivo dal punto di vista etico e anche dal punto di vista tecnico, una raccolta di pettegolezzi non verificati, superficiali, non degni di quello che era il primo quotidiano italiano. Ora il contenuto viene smentito dall’organo che lo avrebbe, in teoria , fornito.
L’articolo era di qualità talmente bassa che non volevamo parlarne. Ora con la smentita sembra pure una “Fake news”. Che faranno i “Fact Checker” ora, condanneranno il quotidiano milanese? Lo censureranno? Non crediamo proprio. Non cambierà niente, se non per il fatto che le persone saranno sempre più consapevoli della quantità enorme di palle che le vengono propinate dall’informazione mainstream.
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