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La guerra dei semiconduttori sta facendo vittime nell’industria americana: GM, Ford e Nissan sospendono la produzione perchè non ce ne sono!

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General Motors ha annunciato di essere l’ultima vittima della guerra globale dei semiconduttori. Mercoledì  la casa automobilistica statunitense ha annunciato che la carenza di chip per le auto “avrebbe avuto un impatto sulla produzione nel 2021”, secondo StreetInsider. La società ha affermato in una dichiarazione che “la fornitura di semiconduttori per l’industria automobilistica globale rimane molto fluttuante”.

Ha continuato: “La nostra organizzazione della catena di fornitura sta lavorando a stretto contatto con la nostra i fornitori per trovare soluzioni per i requisiti di semiconduttori dei nostri fornitori e per mitigare gli impatti su GM. Nonostante i nostri sforzi, la carenza di semiconduttori avrà un impatto sulla produzione di GM nel 2021”.

La casa automobilistica ha detto che sta “attualmente valutando l’impatto complessivo, ma il nostro obiettivo è continuare a produrre i nostri prodotti più richiesti – inclusi camion a grandezza naturale, SUV e Corvette – per i nostri clienti”. Il che significa che sta valutando di interrompere la produzione dei modelli meno richiesti per concentrare le scarse forniture di semiconduttori sui modelli più venduti.  La società ha affermato che i seguenti impianti di assemblaggio GM dovranno fermare tutti i  turni  a partire da  lunedì 8 febbraio:

Fairfax (Kansas)
CAMI (Ingersoll, Ontario)
San Luis Potosi (Messico)

Rallentamenti nella produzione sono attesi anche negli stabilimenti coreani facenti parte del gruppo. Però General Motors non è l’unica società colpita da questo crisi di forniture: infatti  Nissan ha annunciato di essere stata vittima dello stesso problema e che quindi   sospenderà la produzione di autocarri nel suo stabilimento del Mississippi, sempre  a causa della carenza di chip.

Infine poco prima   la Ford aveva anche annunciato che, per lo stesso motivo , provvederà a tagli nei turni di produzione ed a licenziamenti in almeno cinque grandi impianti di assemblaggio di diversi modelli, fra cui i famosi Pick Up F150. La situazione è talmente grave che perfino il sindacato dei lavoratori del settore auto, il potente UAW, ha invitato i dipendenti ad essere “Finanziariamente cauti” per la difficile situazione nelle catene di produzione.

I chip solitamente usati nelle auto, ma ora comuni anche ad altri apparati elettronici come TV e console di gioco, sono al centro di una guerra che vede i produttori di elettronica cinesi, Huawei in testa, accaparrarsi miliardi di dollari di questi prodotti nell’eventualità di un’escalation della guerra commerciale fra USA e CINA che possa portare ad un blocco completo delle esportazioni dagli USA. Si calcola che gli importatori cinesi abbiamo cumulato chip per 32 miliardi di dollari, ed attualmente questo componente elettronico costituisce il 18% delle esportazioni dagli USA alla Cina. I produttori cinesi di semiconduttori, come la SMIC, stanno tentando di accelerare le produzioni comprando macchinari adeguati, ma si tratta di un processo lento, per cui, nel frattempo, i chip spariscono dal mercato, e le produzioni automobilistiche si fermano.


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