Seguici su

Attualità

LA GRECIA EMETTE TITOLI CON INTERESSI NEGATIVI.. Merito del governo o della crisi?

Pubblicato

il

 

 

Anche la Grecia si unisce al grande club di quei paesi che emettono titoli con rendimenti negativi, anche se per ora solo per i titoli a breve termine.
L’asta di ieri dei titoli di stato di Atene a 3 mesi, corrispondenti ai nostri BOT, si è conclusa con un rendimento negativo per lo 0,02%. Poco, ma pur sempre negativo.

Quindi anche la Grecia si unisce all’Italia, con un -0,3%, alla Spagna, con un -0,45% alla Francia con -0,55% ed alla Germania con il -0,59%.

Quindi, improvvisamente, la Grecia è diventata un paradiso del debito basso e della crescita? Insomma… passiamo a vedere qualche dato.

Prima di tutto il debito attuale, anche se rinegoziato, è quello qui indicato:

Magari, anche di fronte a questo debito, in assenza di una garanzia esplicita della banca centrale, vi è una crescita economica tale da giustificare un buon ottimismo.

Anche se la crescita è tornata positiva negli ultimi due trimestri non ci sono dei dati particolarmente entusiasmanti. Magari c’è un flusso di risorse  generato dalle partite correnti, cioè da un eccesso di export di beni e servizi rispetto all’import, oppure dall’afflusso di risorse finanziarie esterne. Vediamo anche questo caso:

No, le partite correnti non sono mai state positive.

Nessuno dei tre dati essenziali riportati è particolarmente entusiasmante, anzi sono francamente preoccupanti, eppure i rendimenti a breve sono negativi, anche di poco. Le motivazioni sono semplici:

  • con i tassi overnight a -0,5% per le banche è meglio un titolo che rende lo -0,02% comunque vendibile il giorno dopo, se necessario, che versare le risorse presso la banca centrale;
  • il QE della BCE, anche se molto limitato, fa prevedere un abbassamento ulteriore dei tassi sui titoli di stato.

A questo punto è chiaro cheil calo degli interessi delle aree periferiche dell’euro, cioè per Italia, Portogallo e Grecia, dovuto essenzialmente, se non esclusivamente, alle politiche della BCE. Nello stesso tempo queste non risultano efficaci nel rilancio dell’economia reale perchè i soldi, è evidente, non finiscono alle aziende o ai consumatori, ma comunque in titoli di stato, perfino di bassa qualità. Le banche preferiscono piccole perdite che fare prestiti. A questo punto ormai o la BCE viene a garantire direttamente i titoli degli Stati, permettendo una politica fiscale espansiva, oppure l’unica altra soluzione è l’Helicopter money.

 

 

 

 

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito