DifesaUSA
La “Golden Fleet”: Trump rispolvera la Dottrina Monroe con super-corazzate, ma riuscirà a vederla?
La “Flotta d’Oro” di Trump: super corazzate ipersoniche da 20.000 tonnellate per fermare la Cina. Ecco il piano (che però richiederà 10 anni).

L’America è tornata nelle Americhe. Sembra questo il mantra della politica di Difesa del Presidente Trump, che sta attuando un piano che potremmo definire “Dottrina Monroe 2.0”, focalizzato sulla difesa emisferica, in cui l’emisfero in questione è quello che contiene il continente Americano, Nord e Sud.
Dopo l’annuncio del “Golden Dome” (la cupola di difesa missilistica continentale) e le nuove pressioni sulle reti narco-terroristiche venezuelane, l’attenzione si sposta sul mare.
Il Presidente Trump, che si è recentemente vantato di aver posto fine a “sei o sette guerre” nei suoi primi mesi in carica e che ora sta tentando di mediare la fine del conflitto russo-ucraino, sembra pronto a spostare il focus strategico. Se dovesse riuscire nel suo intento in Europa orientale, la difesa emisferica entrerà nella sua fase operativa.
Questa priorità, dopo decenni di guerre “infinite” in Medio Oriente, richiede un aggiornamento significativo della flotta americana. La proliferazione di armi ipersoniche e di droni da parte di avversari stranieri rischia di rendere obsolete molte delle navi da guerra attualmente in servizio.
Nasce la “Flotta d’Oro”
Per rispondere a queste minacce, emerge un nuovo concetto, ribattezzato internamente da Casa Bianca e Marina come la “Golden Fleet” (Flotta d’Oro). Secondo un recente report del Wall Street Journal, l’obiettivo è triplice:
- Mettere in sicurezza l’emisfero occidentale mentre il mondo vira verso uno stato bipolare (USA vs Cina) negli anni ’30.
- Respingere l’influenza cinese nelle Americhe.
- Mantenere un vantaggio navale nel teatro del Pacifico.
Al centro di questa nuova flotta c’è il piano per una “futura corazzata” (future battleship), una nave imponente da 15.000 a 20.000 tonnellate, descritta come l’equivalente moderno delle corazzate della Seconda Guerra Mondiale. La differenza? Al posto dei cannoni, queste navi di nuova generazione saranno ottimizzate per la guerra missilistica, equipaggiate con missili ipersonici a lungo raggio.
President Trump says the U.S. military is “seriously considering” bringing back Battleships.
“I think we should start thinking about battleships.”
“It is something we're actually considering, the concept of battleship. Nice six-inch side solid steel. Not aluminum, aluminum… pic.twitter.com/a7dQwzNOik
— RedWave Press (@RedWave_Press) September 30, 2025
Trump non vedrà mai questa flotta
Il WSJ ha raccolto le analisi di esperti coinvolti nella definizione della nuova strategia. Ecco i passaggi chiave (tradotti) citati nel report:
“Secondo il concetto della Golden Fleet, la Marina vuole abbandonare l’obiettivo di un numero specifico di navi, ha detto Clark [Bryan Clark, Hudson Institute]. Invece, i funzionari si concentreranno su una flotta di circa 280-300 navi con equipaggio, più un gran numero di vascelli senza equipaggio — chiamati ‘sistemi robotici e autonomi’ — per colmare il divario. Le navi drone agirebbero come ‘forze di copertura’ (hedge forces) in ciascun teatro marittimo per compensare la differenza tra ciò che la flotta può fare quotidianamente e ciò che potrebbe essere necessario in un conflitto.”
…
“Gli alti ufficiali della Marina vedono un allineamento tra i loro obiettivi e gli interessi del presidente, ha detto Clark, che è coinvolto nei wargame della Marina destinati a definire la Golden Fleet. La Marina ha scoperto che la flotta odierna sta lottando per tenere il passo con le minacce moderne, ad esempio gli attacchi degli Houthi con base nello Yemen nel Mar Rosso, ha detto Clark.”
…
“Clark ha riconosciuto che potrebbero volerci molti anni per costruire nuove, grandi navi da guerra da zero, e la nave probabilmente non vedrebbe la luce del giorno fino a dopo la fine del mandato di Trump. I piani per un incrociatore sostitutivo, il programma CG(X) cancellato, indicano che una nave del genere richiederebbe cinque anni per la progettazione e altri cinque o sette anni per la costruzione, secondo un ex funzionario.”
Quest’ultimo punto è tecnicamente cruciale e politicamente ironico: il massiccio investimento nelle “Corazzate”, voluto da Trump, però verrà consegnato, forse, al prossimo inquilino della Casa Bianca. Lui non vedrà mai questa flotta , neanche in prototipo
Nel frattempo, il Presidente non molla. Già a fine settembre, parlando ai leader militari alla Marine Corps Base Quantico, Trump aveva sottolineato l’urgente necessità di nuove corazzate. La “Flotta d’Oro” sembra essere la sua risposta, però accompagnata da una marea di navi drone.
Domande & Risposte
1) Perché la flotta attuale degli Stati Uniti è considerata obsoleta? La flotta attuale, basata su design di decenni fa come i cacciatorpediniere classe Arleigh Burke, fatica a contrastare le minacce moderne. In particolare, la proliferazione di missili ipersonici (molto più veloci delle difese attuali) e l’uso intensivo di sciami di droni a basso costo (come visto nel Mar Rosso con gli Houthi) mettono in crisi la sopravvivenza delle costose navi di superficie. La “Golden Fleet” cerca di rispondere con nuove difese e una struttura mista (navi con equipaggio e navi drone).
2) Cosa si intende per “corazzata futura” e perché è diversa da quelle del passato? La “corazzata futura” è un concetto di nave da guerra molto grande (15.000-20.000 tonnellate), pesante e corazzata. A differenza delle corazzate del XX secolo, famose per i loro enormi cannoni, questa nuova versione sarà una piattaforma missilistica. Il suo scopo non è il bombardamento navale classico, ma lanciare un gran numero di missili ipersonici a lungo raggio, agendo come una fortezza marittima difficilmente affondabile e con un’enorme potenza di fuoco.
3) Questo piano è realistico o solo propaganda? È un misto. La necessità di modernizzare la flotta per affrontare la Cina è un tema tecnico reale e condiviso al Pentagono. Tuttavia, i tempi e i costi sono enormi. Gli esperti citati nel report (come Bryan Clark) stimano almeno 10-12 anni solo per la prima nave, ben oltre la fine del mandato di Trump. C’è quindi una componente di annuncio politico (“Golden Fleet”), ma basata su un dibattito strategico concreto sulla futura composizione della US Navy.








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