Attualità
La Germania ha fornito 18 Leopard 2A6 all’Ucraina e neanche riesce a farne la manutezione
La UE fa la voce grossa con la Russia, ma, nella realtà dei fatti, è incapace di qualsiasi impegno pratico. L’ultima conferma la fornisce il quaotidiano Die Welt con la notizia secondo la quale i carri armati tedeschi sono in gran parte fuori servizio, ma non perché distrutti.
Nella realtà ormai pochissimi dei moderni carri armati Leopard 2A6 consegnati dalla Germania sono ancora in uso in Ucraina perché, banalmente, la Germania non è in grado di farne manutenzione e riparazione in una situazione di uso bellico. L’idea di creare in Lituania il centro di riparazione dei carri armati tedeschi si è rivelato pessimo: i carri sono quasi tutti in officina perché le riparazioni sono lunghissime in quanto mancano i pezzi di ricambio.
Questo risulta da una lettera inviata dal responsabile del bilancio della difesa, del partito dei Verdi, Sebastian Schäfer, alle società Rheinmetall e Krauss Maffei che producono le componenti del carro armato tedesco e che ha visitato il centro di manutenzione a Natale insieme al ministro della difesa Boris Pistorius.
Secondo quanto contenuto nella lettera c’è “un’urgente necessità di agire” per migliorare rapidamente la situazione dei pezzi di ricambio. Inoltre, i tentativi di riparazione da parte dell’esercito ucraino hanno causato ulteriori danni ai carri armati. Si dovrebbe esaminare in che misura ciò potrebbe essere evitato attraverso una migliore formazione dei meccanici o fornendo istruzioni o se le riparazioni potrebbero essere effettuate in Ucraina.
La situazione appare ridicola con una UE che afferma la necessità e la maledetta “Ambizione” di intervenire in modo più deciso a favore dell’Ucraina senza essere in grado di garantire la manutenzione di meno di 20 carri armati. Non di duecento, ma di 18 carri. Roba che al massimo è in dotazione a una sola compagnia corazzata. Erwin Rommel si sta rivoltando nella tomba. L’industria tedesca ne esce male, i politici di Bruxelles e Berlino malissimo.
Il problema non è superabile: la battaglia non è il magazzino della Budeswehr, e nella realtà della fangosa Ucraina i cingolai si usurano e anche le anime dei cannoni da 120 mm devono anche essere cambiati quanto questi cannoni sparano veramente. Gli eserciti europei sembrano sempre più delle forze armate da operetta, utili per le sfilate, purché non troppo frequenti, ma inadatte a qualsiasi azione militare seria. Questa ridicola, e tragica, vicenda conferma che non si può far finta di fare la guerra e, nello stesso tempo, vare austerità e “freno del debito”. La decadenza anche in questi settori dell’Europa è dovuta proprio a questa mentalità meschina.
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