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La Germania approfitta di una valuta molto più svalutata di quanto sarebbe il marco tedesco grazie alla presenza di paesi “deboli” come la Grecia nell’euro. Verso una catastrofe annunciata

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In questi momenti di follia referendaria ellenica voglio spiegare ancora una volta, semplicemente ed in modo diretto, perché la Germania sta facendo di tutto per difendere la moneta unica, le ragioni, fino a spingersi a comportamenti inaccettabili simili a quelli nazisti della seconda guerra mondiale. Della serie, si mette tranquillamente alla fame un popolo per propri interessi preminentemente economici.

Dunque, voglio brevemente ricordare nel titolo quale è il motivo per cui la Germania vuole a tutti i costi mantenere la Grecia nel l’euro: se Atene dovesse uscire, anche solo Atene senza ulteriori defezioni di Italia, Portogallo, Spagna, Francia, l’Euro si apprezzerebbe contro le principali valute. E soprattutto nei confronti dello yuan che compete direttamente con a la Germania nelle esportazioni globali, la Germania è una macchina da guerra che esporta (100’448 mil EUR, Apr 2015, source: tradingeconomics.com) circa il 60% di quanto esporti la Cina (ca. 171’000 mil EUR, May 2015, source: tradingeconomics.com) in termini di valore dell’export. Dunque, visto che in Cina ci sono quasi 2 miliardi di persone ed invece in Germania solo ca. 80 milioni si capisce come l’export pro capite tedesco sia semplicemente smisurato!

FireShot Screen Capture #145 - 'Germany Exports I 1950-2015 I Data I Chart I Calendar I Forecast I News' - www_tradingeconomics_com_germany_exportsSi noti nei grafici proposti come l’unico momento di stasi nell’export teutonico sia coinciso con la svalutazione della lira e del franco francese dell’inizio degli anni ’90 fino al 1996, poi arrivò – per la Germania – il salvifico euro….

Ecco, la realtà delle cose sta tutta qui. Ed anche la considerazione che l’Italia stesse creando seri problemi in prospettiva all’establishment cha ambiva al potere continentale in EU durante e soprattutto dopo la crisi subprime. L’Italia ai tempi andava bene economicamente e noi purtroppo non ce ne siamo resi conto [all’estero invece si ed infatti  le conseguenze si sono viste, ndr], parlo dell’ultimo periodo del governo Prodi e dell’ultimo Governo Berlusconi, forse è proprio per questo che l’Italia ha dovuto subire qualcosa di simile ad un golpe ordito dall’estero con la collaborazione(ismo) dei soliti notabili locali, Napolitano e Monti forse… Non ci credete? Guardate questa rappresentazione:

FireShot Screen Capture #143 - 'LE LEVE DI FORZA DELL’ITALIA Intervento di Marco Fortis (Fondazione Edison e Università Cattolica) - Fortis-COME-USCIRE-DALLA-CRISI-Mantova-3-giugno-2014_2-64585_pdf' -Ed appunto, l’Italia non andava male prima del 2008. E la bufala della bassa crescita era gestibile in assenza di una soverchiante austerity. Non ci credete? Vedete oltre:

FireShot Screen Capture #146 - 'LE LEVE DI FORZA DELL’ITALIA Intervento di Marco Fortis (Fondazione Edison e Università Cattolica) - Fortis-COME-USCIRE-DALLA-CRISI-Mantova-3-giugno-2014_2-64585_pdf' -Ed infatti il bravo prof. Fortis della Cattolica* ci spiega che il vero motore della crescita in EU soprattutto furono i debiti, ad esempio per i consumi interni all’Unione, quelli contratti dai vari paesi europei dall’avvento dell’Euro grazie ai tassi bassi. I professori che come Fortis difendono gli interessi del nostro paese evidenziando anche i chiari punti di forza non compaiono mai sui media, al contrario di altri bocconiani (Monti?)…. FireShot Screen Capture #139 - 'LE LEVE DI FORZA DELL’ITALIA Intervento di Marco Fortis (Fondazione Edison e Università Cattolica) - _Fortis COME USCIRE DALLA CRISI Mantova 3 giugno 2014_2-64585_pdf' -

E chi finanziava tali consumi? Soprattutto le banche tedesche e francesi, che in effetti erano impelagate mani e piedi con debiti inesigibili in giro per il mondo post subprime ed anche in Grecia (di seguito alla crisi dello spread il governo europeo dell’asse franco-tedesco fece in modo di trasferire i debiti delle proprie banche in seno alla BCE, facendo però contribuire ai vari programmi EFSF etc. anche paesi prima non creditori [inesigibili] di Atene e con i conti perfettamente a posto, tra cui soprattutto – e forse unicamente – l’Italia!**). E la Germania godeva di tutto ciò, necessitava di crescita per far ripartire la propria macchina produttiva ereditata dalla DDR solo 10 anni prima. Ad esempio il deficit di bilancio della Spagna/PIL ai tempi era semplicemente enorme, maggiore ad esempio di quello degli USA (!!!): serviva per sostituire i consumi tedeschi inesistenti e quindi compensare l’innata forza tedesca – data ai tempi molto più dal potenziale e dal blasone che dai numeri –  tenendo basso l’euro ! Alla faccia di quanto sosteneva l’esimio professor Monti, alla fine lo capisco, se uno non “ci prende” nel suo lavoro può tranquillamente buttarsi in politica… In ogni caso, se non ci credete guardate il grafico accanto.FireShot Screen Capture #147 - 'Spain Current Account to GDP I 1980-2015 I Data I Chart I Calendar' - www_tradingeconomics_com_spain_current-account-to-gdp

Insomma, se oggi la Grecia uscisse dall’euro la moneta unica si rafforzerebbe a detrimento dell’export tedesco, della competitività tedesca, del benessere tedesco. Se uscissero poi tutti i paesi deboli l’euro forte basato sul blocco tedesco letteralmente annichilerebbe, distruggerebbe il benessere tedesco, ossia il suo export. Ovvero gli interessi che Schauble difende, essendo Schauble l’anello di congiunzione tra i poteri tradizionali tedeschi, gli esportatori, e la politica. Non è un caso che molti di questi esportatori siano nipoti di gerarchi nazisti che il metodo coloniale lo conoscevano molto bene (Piech, Thyssen, Krupp, Quandt etc. etc.), oggi stiamo vivendo solo un adattamento – e purtroppo anche l’applicazione – di tali brillanti teorie, leggasi piano Funk di hitleriana memoria. Non fatevi confondere per favore, la radice del problema è solo questa. In assenza di paesi deboli nella compagine euro il marco si rivaluterebbe ALMENO del 50%, includendo nei deboli anche la Francia, si noti! E l’Italia in quanto grande esportatore e con un debito tecnicamente ridenominabile in valuta locale anche legalmente è il paese che fa più paura. Della serie, il benessere tedesco lo paghiamo noi periferici ed è dunque incredibile fino ad un certo punto che la Germania sia così rigida con l’austerity, serve a proprio vantaggio! E dunque si torna a fare morire la gente di fame (oggi ad Atene, ndr), torna lo spirito di prevaricazione tedesco con il fine di garantire il predominio tedesco sul continente attraverso un’austerità che si sta traducendo nei paesi periferici in un fascismo fiscale finalizzato al pagamento debito, notasi che l’Italia è e sarà un simbolo della prevaricaricazione fiscale a danno dei propri stessi cittadini, dicesi diritto asimmetrico dell’amministrazione fiscale. FireShot Screen Capture #142 - 'LE LEVE DI FORZA DELL’ITALIA Intervento di Marco Fortis (Fondazione Edison e Università Cattolica) - _Fortis COME USCIRE DALLA CRISI Mantova 3 giugno 2014_2-64585_pdf' -

Non fatevi fregare dalla propaganda, vi prego, andate ai fatti. E mentre leggete sui giornali europei i falsi sondaggi greci che ci fanno falsamente pensare che nel referendum greco di domenica vincerà il “si” [taroccati da chi?, ndr] ricordate per favore che la propaganda nell’accezione moderna fu un’invenzione tedesca, di Goebbels. Non a caso i nipoti diretti di tale gerarca nazista, i Quandt, sono tra i più grandi esportatori tedeschi attuali, i proprietari della BMW.

Se posso permettermi un commento finale – quelli citati prima erano fatti – vorrrei far notare ad A. Merkel che stiamo andando verso il disastro, l’Europa sta andando verso il disastro, probabilmente verso una nuova guerra, certamente verso una nuova forma di schiavitù. E come al solito i tedeschi ne sono responsabili. Scommetto che qualcuno in Germania nella catastrofe finale ripeterà le parole dell’unico feldmaresciallo tedesco ad arrendersi, Von Paulus dopo Stalingrado, lasciando come al solito l’onere della colpa a “nessuno”, ordini superiori si dice sempre a quelle latitudini:

« Davanti alle truppe e ai comandanti della 6ª Armata, come anche davanti al popolo tedesco, sono responsabile di avere eseguito fino alla catastrofe gli ordini di resistenza impartiti dal comando supremo »
(Affermazione del feldmaresciallo Paulus contenuta nel suo libro di memorie)

Mitt Dolcino

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* http://se5.cdn.fluidworks.it/wp-content/uploads/2015/07/Fortis-COME-USCIRE-DALLA-CRISI-Mantova-3-giugno-2014_2-64585.pdf

** “Perché la Grecia deve soffrire: l’EU tedesca deve spaventare tutti a NON fare altrettanto, in primis l’Italia… L’ideologia prevaricatrice di Berlino“, Mitt Dolcino, Scenarieconomici.it, 03.07.2015


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