Attualità
La Francia sta valutando di mandare i caccia in Ucraina
Un funzionario del governo francese ha confermato che anche alcuni Paesi dell’Europa dell’Est e la Danimarca sono possibili candidati per la fornitura di caccia all’Ucraina, mentre un portavoce dell’aeronautica militare ucraina ha dichiarato che il trasferimento di caccia multiruolo avanzati Rafale è sul tavolo.
Parlando oggi, Thomas Gassilloud, presidente del Comitato per la Difesa Nazionale e le Forze Armate dell’Assemblea Nazionale, ha affermato che il governo francese potrebbe accettare di fornire all’Ucraina i caccia che tanto desidera.
“Per quanto riguarda le consegne [di caccia] all’Ucraina, dobbiamo studiare le richieste caso per caso e lasciare tutte le porte aperte”, ha detto Gassilloud, dopo i colloqui a Londra con le controparti britanniche, tra cui il ministro della Difesa britannico Ben Wallace.
Gassilloud ha aggiunto che il governo francese ha posto alcune condizioni per un trasferimento di questo tipo, prima fra tutte il giudizio che i jet non costituiscano un rischio di escalation della guerra tale da portare la Russia in conflitto con la NATO.
La Francia vorrebbe assicurarsi che i jet donati non compromettano la sicurezza francese o europea e per questo sta valutando di attingere a scorte di jet già ritirati dal servizio e posti in riserva, o prossimi ad esserlo. Si tratterebbe quindi probabilmente dei più vecchi Mirage 2000, piuttosto che i più moderni Rafale di cui qualcuno ha parlato. Ovviamente non la versione N che è utilizzata per la dissuasione nucleare.
Secondo un articolo del quotidiano britannico Daily Telegraph, la Francia è consapevole delle difficoltà che comporterebbe l’addestramento dei piloti dell’aeronautica ucraina a pilotare un nuovo tipo di velivolo e degli addetti alla manutenzione necessari per supportarli. A quanto pare, i francesi ritengono che sarebbero necessari 10 tecnici per mantenere ogni jet in servizio, molto meno di quanto necessario per i caccia americani, che richiedono 25 operatori.
“Vedremo nelle prossime settimane cosa succederà, perché le cose si stanno muovendo velocemente”, ha detto Gassilloud. “I danesi e i Paesi dell’Europa orientale ci stanno pensando”. La Danimarca sta riducendo la sua flotta di F-16, quindi potrebbe potenzialmente fornire una fonte pronta di questi jet. I Paesi dell’Europa orientale non nominati potrebbero anche riferirsi agli operatori di F-16, anche se la rivisitazione dei precedenti piani di trasferimento dei MiG-29 di epoca sovietica da Polonia, Bulgaria e/o Slovacchia potrebbe essere uno scenario più realistico.
La settimana scorsa, i Paesi Bassi, un altro operatore di F-16 della NATO in procinto di ritirare i suoi Viper, hanno annunciato che avrebbero esaminato qualsiasi richiesta di trasferire i loro velivoli all’Ucraina con una “mente aperta”, prima di rimangiarsi la dichiarazione, come si può leggere qui. In questo caso si tratterebbe di decine di caccia.
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