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LA FRANCIA SI AVVIA AL CAOS PERMANENTE

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Anche se pochi lo hanno notato ieri si è tenuto il trentottesimo giorno di proteste dei Gilet Gialli in Francia. Come sempre la Polizia del ministro degli interni Castagner non ci è andata con la mano leggera:

PARIGI

 

TOLOSA

Dove la polizia ha lanciato lacrimogeni pochi minuti dopo l’inizio della marcia, ma non siamo in Russia

NANTES

In questa città le proteste si sono unite a quelle per la morte di Steve Canico,un ragazzo caduto nella Loira durante un raid della polizia alla Gesta delle musica, affogato ed il cui corpo è stato ritrovato solo dopo alcuni giorni. Un evento che ha profondamente scosso la pubblica opinione francese e di cui viene considerato responsabile e che ha unito i gilet gialli con la sinistra

nella città anche la fontana nella piazza principale è stata colorata di rosso a significare il sangue versato dalla polizia.

Dopo 38 settimane il movimento dei Gilet Gialli esiste ancora, anzi si è perfino rafforzato grazie agli errori del governo e del suo ministro degli interni. Ma veniamo da un mese di disordini che vanno ben oltre a quello successo con i Gilet Gialli

Il 13 luglio il Pantheon viene occupato da 700 sans papier, e deve intervenire la polizia per sgomberarli. Il giorno dopo , finita la sfilata  e la manifestazione dei gilet gialli, i nord africani occupano il centro di Parigi, letteralmente saccheggiando negozi, rubando un bus, devastando al grido de La Francia è nostra”, e “Morte alla Francia”

La scena si ripete una settimana dopo per la finale della Coppa d’Africa. Meglio non immaginare cosa succederebbe se Francia ed Algeria giocassero sul campo…

Ora Macron e la sua polizia non sono in grado di contenere le violenze, oppure non le vogliono contrastare, quando giungono dagli immigrati nordafricani. Al contrario sono estremamente duri e violenti con i Gilet Gialli, un movimento di contestazione nato per motivi fiscali, moderato, viene represso con incredibile durezza, così come tutti quei movimenti che, in teoria, sono vicini all’ipotetica base del Presidente. I disordini di piazza stanno diventando sempre più Macron vorrebbe non avere un’aura autoritaria, ma , alla fine, appare impaurito dalla possibilità che possa sorgere un possibile movimento concorrente, ma la sua politica non va da nessuna parte.

Nel 2017 Macron vinse presentandosi come “Ultimo Bastione” contro i “fascisti” del Rassemblement National, e sicuramente cercherà di ripresentarsi con questa immagine nel 2022, se ci arriverà, visti i diversi scandali in cui è già incorso (non dimentichiamo Benallà). Però da un lato RN si dimostra sempre più un partito non autoritario, anzi moderato ed allineato alle posizioni francesi, dall’altro diventa difficile non vedere una deriva violenta del governo nel suo comportamento verso alcune classi sociali, mentre si vede una  crescente connivenza verso altre. Non so potrà sempre vincere muovendo il fantasma fascista.

 


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