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La Francia lancia un piano di rilancio da 100 miliardi a debito. Noi aspettiamo il Recovery…

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Il primo ministro francese Jean Castex giovedì scorso ha presentato  un piano per la ripresa economica della Francia  da 100 miliardi di euro in due anni per aiutare l’economia del paese a riprendersi dalla recessione posto Covid-19.

È “la quantità necessaria … per tornare al nostro livello di ricchezza pre-crisi entro il 2022”, ha detto Castex, mentre pubblicizzava “il piano di ripresa più massiccio tra i paesi europei in proporzione alla ricchezza nazionale“. Parole giuste anche perchè il Governo Macron-Castex è attualmente fra i più contestati e lka Francia ha avuto un  colpo pari, se non superiore, a quello subito dall’Italia per il Covid-19.

“È preferibile aumentare il deficit  delle finanze pubbliche piuttosto che sprofondare nell’austerità e lasciare che la disoccupazione, la miseria e il dramma umano esplodano”, ha detto Castex, mostrando come per la Francia sia più importante il benessere economico piuttosto che il debito che comunque, secondo il primo ministro, mostrerà i propri effetti solo dal 2025.

Il nuovo pacchetto da 100 miliardi di euro si aggiunge ai circa 470 miliardi di euro di spesa pubblica e garanzie sui prestiti già annunciati da quando ha colpito la crisi del coronavirus e quindi la Francia , fra garanzie e soldi diretti, è a 570 miliardi. mica la “Bodenza di fuoco” di Conte.

Il piano prevede tre direzioni per la spesa pubblica aggiuntiva: rendere più verde l’economia (30 miliardi di euro), promuovere la sovranità economica e la competitività della Francia (34 miliardi di euro) e finanziare “solidarietà e competenze” attraverso le spese sociali (36 miliardi di euro).

Tutto questo viene finanziato senza Recovery Fund, ma a debito. Ciò non vuol dire che Macron e Castex non bacino l’imperial pantofola della Merkel, ringraziando la collaborazione con la Germania perchè, grazie a questo, godranno anche di 40 miliardi del Recovery Plan.


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