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La Francia ha raddoppiato l’export di armi nel 2021 e doppierà nel 2022. Gli affari di Macron

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Le esportazioni di armi francesi sono più che raddoppiate nel 2021, raggiungendo 11,7 miliardi di euro, grazie alle vendite dei caccia Rafale, secondo il rapporto annuale al Parlamento presentato da Challenges.  “Con 11,7 miliardi di euro di ordini nel 2021, la Francia registra il terzo più alto livello storico di esportazioni di armi. È già scontato che anche il 2022 sarà caratterizzato da risultati significativi“, scrive il Ministro delle Forze Armate, Sébastien Lecornu, nell’introduzione al rapporto.

Il rapporto sarà presentato dai ministri degli Esteri, dell’Economia e delle Forze armate in un’udienza a porte chiuse all’Assemblea nazionale il 27 settembre. Si terrà anche un’altra audizione al Senato.

Questo risultato conferma la Francia come terzo esportatore mondiale di attrezzature militari, dopo Stati Uniti e Russia.

Arriva dopo un anno 2020 in calo (4,9 miliardi di euro) a causa dei vincoli legati alla crisi sanitaria e supera il volume degli ordini presi nel 2019 (8,3 miliardi). Le aziende di armi francesi avevano fatto meglio solo nel 2015 (16,9 miliardi) e nel 2016 (13,9 miliardi) grazie alle vendite del Rafale. Nel 2021, sono ancora una volta i contratti per i caccia Dassault a determinare il rimbalzo: la Francia ha venduto sei aerei nuovi e dodici di seconda mano alla Grecia, dodici di seconda mano alla Croazia e altri 30 Rafale nuovi all’Egitto. In totale, l’aeronautica ha rappresentato quasi il 70% degli ordini acquisiti, rispetto al consueto 30%.

Altri contratti importanti includono la vendita di 52 cannoni Caesar alla Repubblica Ceca e di dieci elicotteri H145M, radar e sistemi terra-aria alla Serbia. La base dei piccoli contratti (sotto i 200 milioni di euro) ha raggiunto i 4,1 miliardi di euro. Secondo Challenges, l’Egitto è stato il primo cliente di Parigi con 4,5 miliardi di euro di ordini, davanti a Grecia, Croazia, India e Arabia Saudita.

Le esportazioni verso l’Europa, verso cui la Francia sta cercando di riorientare la propria attività, hanno rappresentato il 38% dei nuovi ordini nel 2021.

Anche il 2022 dovrebbe essere promettente per le esportazioni francesi. Tra questi, il mega-contratto per 80 Rafale per gli Emirati e la vendita di altri sei aerei e tre fregate alla Grecia e questo senza conteggiare le esportazioni estemporanee verso l’Ucraina, fra cui oltre 50 cannoni semoventi Cesar, sistemi anti aerei e sistemi anticarro francesi. 

Quindi Parigi si conferma come il maggior produttore ed esportatore di armi europeo, anche per l’appoggio ufficiale del governo alle operazioni di espansione delle aziende produttrici di armi.


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