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La Francia ha bisogno di soldi per il Nucleare? Parigi pensa di quotare (un pezzo) di Edison

EDF a corto di liquidità per il suo piano nucleare, punta a quotare la controllata italiana Edison. Un’operazione da miliardi che potrebbe ridisegnare gli equilibri energetici e testare la fiducia dei mercati.

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Secondo fonti citate da Reuters, l’azienda statale francese EDF è in trattativa con alcune banche per una potenziale offerta pubblica iniziale della sua controllata italiana Edison, una mossa che potrebbe sbloccare miliardi di capitali mentre EDF aumenta i finanziamenti per la rinascita del nucleare nel proprio Paese.

EDF ha iniziato a sondare i principali istituti di credito europei, tra cui BNP Paribas e Société Générale, per valutare l’interesse degli investitori per una quotazione a Milano che valuterebbe Edison tra i 7 e i 10 miliardi di euro (8-11 miliardi di dollari). Secondo il rapporto di Reuters, il gruppo manterrebbe probabilmente una partecipazione di controllo, vendendo una quota di minoranza al pubblico o a investitori strategici. Fonti hanno riferito all’agenzia di stampa che le discussioni sono ancora in fase preliminare e che un mandato formale è previsto entro la fine di ottobre.

Edison, acquisita interamente da EDF nel 2012, rimane una delle più grandi società energetiche integrate italiane, operante nei settori della produzione di energia elettrica, della vendita al dettaglio e del gas, con un fatturato annuo di circa 15 miliardi di euro e un EBITDA vicino a 1,7 miliardi di euro. Secondo Reuters, il suo amministratore delegato, Nicola Monti, ha dichiarato a settembre che la società era pronta a tornare sul mercato se EDF avesse dato il via libera.

L’IPO rientrerebbe nella più ampia strategia di rotazione del capitale di EDF.

Da quando è stata completamente rinazionalizzata nel 2023, EDF è stata sottoposta a pressioni da parte del governo del presidente Emmanuel Macron per finanziare fino a sei nuovi reattori EPR2 e prolungare la durata di vita del parco esistente. Tale programma potrebbe richiedere oltre 60 miliardi di euro fino al 2030, spingendo a una revisione degli asset che include potenziali cessioni di attività nel settore delle energie rinnovabili e di unità estere non strategiche, secondo quanto riportato dal Financial Times. 

Certo che se i prezzi sono come quelli, enormi, di Flamantville, EDF potrebbe finanziare al massimo un reattore con i soldi della vendita di Edison.

Bloomberg ha riportato all’inizio di settembre che una nuova quotazione di Edison potrebbe valutare l’interesse degli investitori per gli asset energetici europei, dato che le utility devono affrontare prezzi all’ingrosso dell’elettricità volatili in tutto il continente.

La quotazione parziale di Edison sarebbe simile alle mosse di altre società energetiche europee come Eni e Iberdrola, che hanno scorporato le attività rinnovabili e downstream per attrarre capitali mantenendo il controllo strategico. La quotazione a Milano metterebbe anche alla prova la fiducia degli investitori nei mercati energetici liberalizzati europei in un momento di aumento dei costi di rete e di rinnovati investimenti nel nucleare.

Centrale nucleare di Flamanville

Domande & Risposte

1. Perché EDF vuole quotare Edison proprio ora? La ragione principale è di natura finanziaria e strategica. EDF, su spinta del governo francese, deve finanziare un ambizioso e oneroso programma di rilancio del nucleare, stimato in oltre 60 miliardi di euro. La quotazione di una quota di minoranza di un asset di valore come Edison permetterebbe di raccogliere miliardi di euro di capitale fresco senza perderne il controllo strategico. È una classica operazione di “rotazione del capitale” per finanziare nuove priorità industriali.

2. Cosa comporterebbe per l’Italia il ritorno di Edison in Borsa? Per il mercato italiano, il ritorno di Edison a Piazza Affari sarebbe significativo. Aumenterebbe la capitalizzazione e l’attrattività della Borsa di Milano con una delle maggiori società energetiche integrate del Paese. Per gli investitori, si aprirebbe l’opportunità di investire in un’azienda solida. Tuttavia, il controllo strategico resterebbe saldamente in mani francesi, confermando l’influenza dello stato francese su un pezzo importante del sistema energetico italiano.

3. Quali sono i rischi e le opportunità di questa operazione? L’opportunità per EDF è chiara: ottenere liquidità immediata. Per gli investitori, l’opportunità è entrare in un’azienda chiave del settore energetico. I rischi sono legati all’alta volatilità dei prezzi dell’energia all’ingrosso in Europa e all’aumento dei costi di rete, che potrebbero impattare la redditività futura. La quotazione metterà alla prova la fiducia del mercato nella stabilità del settore energetico europeo in un momento di grandi trasformazioni e incertezze.

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