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La Francia dovrà rallentare la produzione di energia nucleare: fa troppo caldo

Il riscaldamento delle acque del fiume Rodano rischia di portare allo stop di alcune centrali nucleari francesi, che utilizzano il fiume per il raffreddamento

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Centrale nucleare francese

Electricite de France probabilmente ridurrà la produzione dei reattori nucleari a partire da questo fine settimana, poiché il caldo limita la quantità di acqua che può essere scaricata nel fiume Rodano.

EDF utilizza l’acqua per raffreddare i suoi reattori prima di rilasciarla nel fiume, e il surriscaldamento del corso d’acqua può minacciare i pesci e altri animali selvatici. Quindi il governo ha posto dei limiti di temperatura oltre il quale l’acqua non è utilizzabile per il raffreddamento.

Dopo un luglio piovoso agosto è stato più soleggiato in Europa, e questo ha comportato un riscaldamento delle acque del fiume sino ai limiti previsti dalla legge. 

L’operatore di rete francese ha dichiarato che le restrizioni alla produzione riguarderanno probabilmente l’impianto di Bugey da sabato a giovedì della prossima settimana. L’impianto di Tricastin potrebbe subire tagli a partire da domenica.

La flotta francese di 56 reattori fornisce più di due terzi dell’energia elettrica del Paese e costituisce una pietra miliare del mercato elettrico europeo. Sebbene le potenziali riduzioni non siano motivo di preoccupazione in termini di approvvigionamento energetico, potrebbero far aumentare i prezzi dell’elettricità a breve termine.

L’elettricità per la consegna di giovedì in Francia si è attestata a 31,01 euro per megawattora, contro i 93,15 euro della Germania, alla borsa Epex Spot SE.  L’energia nucleare francese quindi permette una fornitura continua e costante, indipendentemente dalla situazione metereologica. Se le centrali avessero usato l’acqua marina non ci sarebbe stato il problema.


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