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La follia corre nelle banche europee: in Spagna si diventa cattivi creditori per 100 euro

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Come sappiamo la BCE vuole una maggiore rigidità nei confronti dei NPL. Il mondo di una banca centrale è un mondo deterministico, perfetto, in cui un fenomeno come gli NPL, come l’insolvenza non deve semplicemente accadere: se le banche danno i prestiti con criteri corretti e i clienti non hanno comportamenti scorrenti i debiti DEVONO essere pagati. Nel mondo deterministico perfetto eventi come lutti, crisi aziendali, crisi economiche generali, terremoti, etc NON accadono o comunque sono coperti da sistemi assicurativi privatistici. Chi non paga è, per natura, una persona che viola le leggi, un mezzo criminale da trattare come tale. Purtroppo la vita, la realtà, il destino presentano delle sorprese, delle difficoltà , degli eventi non prevedibili a priori, ma questa si chiama realtà, fatta da migliaia di casi diversi, non algoritmo.

Seguendo le indicazioni della BCE nel modo più stretto possibile le Banche Spagnole inizieranno a considerare insoluti  da sottoporre a procedure tutti i debiti impagati da privati oltre i 100 euro e quelli da società oltre i 500 euro. Questi debitori insolventi saranno, a seconda dei casi, sottoposti alle procedure legali per il rientro o iscritti nella versione spagnola del GRIF, cioè il database dei cattivi pagatori che, come sappiamo, impedisce la concessione dei crediti a chi risulta insolvente e che spesso provoca la richiesta di rientri immediati da mutui e prestiti legittimi. Da domani la vita di molte famiglie spagnole finisce oltre i 100 euro e, per le aziende, anche piccole, oltre ii 500, tra l’altro distribuiti oltre le diverse linee di credito.

Tra l’altro questa norma avrà un secondo effetto che dovrebbe fare molto preoccupare, anche perchè, nella più pura tradizione europea, si inserisce con un effetto prociclico: infatti da un lato le banche aumenteranno i propri costi di commissione, per coprire gli eventuali, dall’altro il passaggio di un volume ampio di prestiti effettuati da quelli in bonis a quelli in sofferenza, quindi con un loro maggiore peso sull’attivo ponderato (RWA), operazione che avrà come effetto un’implicita stretta creditizia. Quindi in un momento di rallentamento si sente la necessità introdurre una normaa che , oggettivamente, viene a ridurre l’offerta di credito. Che dire… una mossa lucida ed intelligente…

 


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