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LA FEDERAL RESERVE DA’ UNA LEZIONE A BANCA D’ITALIA SU COME AGIRE CONTRO LE BANCHE

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Cari amici,

Well Fargo è la seconda banca USA ed è la banca amata da Warren Buffet. ma è anche un istituto sotto accusa per una serie di comportamenti scorretti nei confronti dei consumatori. Ad esempio Wells Fargo ha creato 1,5 milioni di conti correnti ed emesso 500 mila carte senza che i clienti ne fossero a conoscenza, solo per poter caricare le relative commissioni, oppure ha dovuto pagare un sostanzioso rimborso per evitare un’accusa di estorsione per aver caricato costi eccessivi di valutazione sui mutui immobiliari.

Di fronte a ripetuti atteggiamenti scorretti la FED è intervenuta in modo duro con due mosse la seconda delle quali è senza precedenti negli USA:

  • ha ordinato di cambiare tre membri del Consiglio di Amministrazione della banca entro Aprile, ed un quarto entro fine anno;
  • ha ordinato alla banca di NON ESPANDERE ULTERIORMENTE IL SUO ATTIVO, cioè di non acquisire nuovi clienti, oltre il livello di fine 2017, sino a quando il sistema di controlli interno non sarà adeguato ed avrà l’approvazione della FED stessa.

Questo annuncio è stato fatto venerdì a mercati chiusi, in modo da non influenzarne la quotazione ed ha colpito il secondo istituto USA, senza riguardo per le sue dimensioni. Queste misure sono state prese perchè la FED, giustamente, ha visto nella brama di crescita non accompagnato da adeguati controlli  la causa principale dei comportamenti scorretti compiuti dalla Wells Fargo.

Sappiamo che le ispezioni di Banca d’Italia avevano portato a pesanti rilievi circa i sistemi di controllo e la redditività delle popolari venete ben prima della loro ultime crisi irreversibile. Immaginiamo cosa sarebbe successo se l’istituto centrale, invece di mantenere tutto nelle segrete stanze fosse intervenuto in modo comparabile con quello della FED, obbligando al cambio del CdA ed arrestando l’espansione incontrollata della banca sino a quando le strutture aziendali non fossero state non solo formalmente, ma anche operativamente adeguate. Semplicemente non avremmo avuto questi fallimenti. Invece BankItalia preferisce proseguire con una politica di opacità che lascia gli istituti bancari senza una guida o un controllo effettivo ed i risparmiatori nell’incertezza.

La trasparenza e la decisione devono essere la guida di un ente di controllo, altrimenti questo si trasforma in un ente inutile.

 

 


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