Attualità
LA FED pensa di allargare le garanzie per le banche, e la Yellen che cosa pensa di fare= Il caso First Republic
Un giorno dopo una lunga riunione sulla crescente crisi bancaria da parte del Financial Stability Oversight Council, colei che già anni fa aveva promesso che non cisarebebro mai più state crisi finanzie, nell’ultimo giorno di una settimana iniziata con il crollo del Credit Suisse e culminata con le perdite storiche delle banche regionali statunitensi, tra le speculazioni sul fatto che la First Republic Bank potrebbe crollare da un momento all’altro e trascinare con sé innumerevoli altri nomi, anche se l’FSOC ha assicurato agli americani che “mentre alcune istituzioni sono state sottoposte a stress, il sistema bancario statunitense rimane solido e resistente”. Intanto però First Republic ha perso in un mese in un mese 89% di valore (quindi impensabile che si possa rifinanziare sul mercato)
E tutto il settore bancario USA, ha perso un sano 20% in un mese, comrpese le grande banche sistemiche che, in realtà, hanno perfino rafforzato la loro posizione
Bloomberg riporta che nel tentativo di salvare la più problematica delle banche regionali, le autorità stanno considerando di espandere lo strumento di prestito di emergenza per le banche recentemente introdotto, il BTFP, cioè Bank Term Funding Program, al fine di espandere lo strumento di prestito di emergenza per le banche per poter dare una copertura migliore alle banche medio-piccole e regionali, proprio come First Republic.
Il problema però è che Janet Yellen non ha bene le idee chiare, oppure, semplicemente, non vuole salvare le banche regionali, o non tutte, e se lo fa lo fa controvoglia. Basta considerare la confusione contradditoria fra le dichiarazioni di mercoledì e di giovadì della scorsa settimana, quando prima ha negato un allargamento dell’assicurazione del FDIC e quindi ha dovuto correggersi. Quindi Tesoro e FED non hanno ancora deciso interventi ulteriori a favore di First Republic.
Bizzarramente, anche senza un passo del genere, le autorità di vigilanza considerano First Republic abbastanza stabile da poter operare senza alcun intervento immediato, mentre la società e i suoi consulenti cercano di trovare un accordo per puntellare il suo bilancio, il che è strano e porta a una sorta di inversione dei ruoli in cui il controllore è tranquillo e la banca è ansiosa sul proprio futuro, anche perché , come abbiamo sottolineato, sarebbe per lei impossibile ottenere capitali dal mercato. Per ora la banca è stata in piedi soprattutto con i 30 miliardi di liquidità forniti dalle banche sistemiche su base volontaria sotto forma di depositi, a dimostrazione che la Yellen, alla fine, è meno interessata alla stabilità del settore bancario degli stessi concorrenti di First Republic!!
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