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La FED fa partire le danze, ora tocca alle altre. Nuove bolle in arrivo

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Ieri Jerome Powell ha annunciato il primo ribasso dei tassi dal 2008. Dopo 10 anni, durante i quali ci sono stati dei moderati, ma significativi, aumenti sino al 2,5%  si torna indietro di un quarto di punto percentuale al 2,25%.

Il movimento è stato talmente atteso, talmente scontato in anticipo, che in borsa ha causato non un aumento, ma un ribasso, come possiamo vedere:

Per questo Jerome Powell si è preso i rimbrotti del presidente Trump:

https://twitter.com/realDonaldTrump/status/1156666163310530560

 

Praticamente Trump lo ha accusato di non essere stato abbastanza aggressivo. Però chiediamoci: quanto era necessario questo taglio del tasso di interesse?

Gli USA hanno una crescita al 2,2% ed una disoccupazione al 3,7, con l’Euro Area che ha una crescita al 1,1% ed una disoccupazione al 7,5%, ed un Giappone dalla crescita molto debole. Quindi la mossa di Powell non sarebbe di per se comprensibile se non in un’ottica che non è solo americana , ma mondiale.

Al di là delle pressioni del presidente. più o meno giuste, le motivazioni che hanno spinto il Governatore potrebbero essere trovate in due diverse situazioni:

  • l’attesa per un forte rallentamento mondiale, quindi, come traspare dalle dichiarazioni, un calo preventivo per mantenere la crescita “Solida”. In questo caso però ci si contraddice parzialmente sia con i dati sia con quanto affermato sino ad un mese fa,cioè che l’economia andasse bene, nonostante i continui segnali di depressione;
  • l’attesa per misure simili, o più forti, da parte della BCE e della BOJ, per cui la mossa fa parte di una guerra a suon di valute fra i vari sistemi economici. Il dollaro non può permettersi di sopravvalutarsi a livello mondiale, pena una crescita ulteriore del disavanzo della bilancia commerciale.

La mossa quindi sarebbe una mossa nella scacchiera dell’ordine mondiale delle valute. Nel breve però il risultato è stato opposto a quanto ci si aspettava: l’euro è passato da 1,15 a 1,10 , indebolendosi. Anche in questo caso l’aspettativa aveva già fatto il suo lavoro, ed all’annuncio c’è stato una correzione. Interessante sarà vedere l’effetto quando la BCE annuncerà la sua prossima mossa.

Quale sarà l’effetto sui beni reali e finanziari. Beh è ovvio: si gonfieranno ed avremo più bolle. Per fare un esempio Bitcoin ha superano nuovamente i 10 mila dollari per poi arretrare leggermente.

negli USA, data la politica espansiva fiscale, la massa monetaria ha avuto una ricaduta sull’economia reale. In Europa la nuova politica monetaria espansiva, se vi sarà avrà un effetto molto più distorsivo, con effetti di aumento dei prezzi e calo dei rendimenti su molti classi di asset. Aspettiamo ora cosa deciderà la BCE

 


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