Attualità
LA FED BATTE LA BCE 3 A 1 nel fare il “NON QE”
Nella gara ad immettere liquidità nel sistema, pare che la FED stia per battere la BE 3 a 1, almeno secondo Goldman Saches.
La FED, come la BCE ha annunciato la ripresa di una politica espansiva di bilancio da novembre. Solo che se la BCE lo chiama QE, quantitative easing, come si è chiamato in passato, la FED lo chiama POMO, cioè operazioni permanenti sul mercato, ma NON QE, anche se poi l’efficacia sul mercato è la stessa. L’operazione è necessaria per la FED anche perchè il prezzo di rifinanziamento interbancario (Fed Funds) si era distaccato eccessivamente dal tasso interbancario obiettivo della banca centrale statunitense, il IOER(interest on excess reserves, cioè il tasso di interesse che la FED paga sui depositi delle banche)
Draghi nell’annunciare la ripresa degli acquisti da parte della BCE ha parlato di un 20 miliardi mensili almeno sino a novembre del prossimo anno. La FED si pensava che, inizialmente, avesse intenzione di acquistare titoli sul mercato per 180 miliardi di dollari all’anno. In realtà, secondo Goldman Sachs, sarà molto più decisa nel suo intervento. Si prevede che, entro ottobre, venga annunciato un aumento delle riserve della FED, cioè dei titoli acquistati, per 60 miliardi di dollari mensili in titoli di stato, a cui aggiungere 6 miliardi di acquisti in MBS, Mortgage Backed Securities, cioè derivati con sottostante costituito da mutui concessi dalle agenzie federali. In tutto 66 miliardi di acquisti mensili che spaziano dal Bond ai titoli a breve termine, i T-Bill ai mutui. La durata di questo intenso programma dovrebbe essere di circa 4 mesi, per un valore complessivo di oltre 200 miliardi.
Ora il programma della FED sembra che sarà più breve, ma tre volte più intenso di quello della BCE, ma queste sono le previsioni attuali. Come andrà in pratica lo sapremo solo fra qualche mese, perchè chiudere queste politiche espansive non è mai una cosa facile
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.