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La famiglia, tra Aristotele e la costituzione italiana.

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Nella scorsa settimana, abbiamo assistito a tante polemiche sul tema della famiglia.
Ma soffermiamoci su un punto, perchè la famiglia come prevista dall’art 29 della costituzione è il pilastro dello Stato e quindi della democrazia e di conseguenza della sovranità che si ricollega allo Stato?
Ἀριστοτέλης Aristotele insegna che lo stato primordiale di comunità ed aggregazione è proprio la famiglia che vive nell’òikos casa e ne gestisce l’economia, nasce così un primo nucleo “politico”.
L’economia è il governo della casa.
Per Aristotele vi è una evoluzione: prima c’è la famiglia, poi il villaggio ed infine il culmine dei processi aggregativi con la polis.
Se manca la famiglia come società naturale primordiale con diritti e doveri e gestione di una economia della casa (òikos) mancherà infine lo Stato.
Quindi senza Stato, l’economia sarà fine a se stessa, al servizio di pochi ed i soldi usati non per scambio di beni e servizi, ma per l’accumulo: Aristotele pertanto condanna l’accumulazione (in Greco “crematistikà”). Ovviamente ai giorni d’oggi non ci si riferisce ai risparmi privati delle famiglie.

Essere contro la famiglia, significa quindi santificare la fine dello Stato-nazione, essere a favore delle cessioni di sovranità, quindi andando contro l’art 1 della costituzione.
Con la fine dello Stato, avremo esseri umani subalterni, quindi la morte della famiglia, la fine della democrazia, nata proprio dalla polis, (città-Stato sovrana evoluzione dello Stato nazione sovrano) atto finale di quel processo sociale nato dalla famiglia.

Per difendere la famiglia in tutti i sensi, dobbiamo solo difendere, valorizzare e certamente finanziare i prìncipi della nostra costituzione:
Art 1 “Repubblica fondata sul lavoro” “La sovranità appartiene al popolo.”
Art 32. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.
Art 47. La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito.
Superare il vincolo delle restrizioni di deficit, che come abbiamo visto, il governo ha dovuto imporsi con questa amministrazione europea per attuare un inizio di politiche espansive. Investire ed incentivare la creazione di nuove giovani famiglie e la natalità, sarà impossibile con il pareggio di bilancio.
Juncker ieri  ha affermato, durante l’intervista che la crescita in Italia è in ritardo rispetto a quella europea da 20 anni. Certamente!
E proprio da vent’anni che l’Italia è in avanzo primario, ossia le spese dello Stato sono inferiori alle entrate.
Precarietà ed austerità sono i principali fattori del calo demografico, senza redditi e senza un lavoro stabile, comprarsi una casa, quell’oikos dove verrà gestita l’economia della famiglia, sarà impossibile.

“La natura non fa nulla di inutile”
“La famiglia è l’associazione istituita dalla natura per provvedere alle necessità dell’uomo”
(Aristotele).


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