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La Famiglia Rotschild si ricompra la banca di famiglia e la toglie dal mercato azionario

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L’iconica famiglia Rothschild, la cui ricchezza accumulata, è secondo alcuni una delle più grandi fortune del mondo, anche se ben nascosta, sta progettando di privatizzare la sua banca d’investimento di punta, Rothschild & Co. La banca, i cui predecessori hanno contribuito a finanziare la vittoria del Duca di Wellington su Napoleone nel 1815 nella battaglia di Waterloo, ha annunciato lunedì che il suo principale azionista ha in programma un’offerta pubblica di acquisto per un valore di circa 3,7 miliardi di euro, pari a 4 miliardi di dollari.

La mossa, che giunge in un momento in cui molti suoi colleghi stanno percorrendo la strada opposta e cercano capitali sui mercati azionari, porrebbe fine alla quotazione di un’azienda che, in una forma o nell’altra, è stata presente in borsa dal 1838, secondo quanto dichiarato da una portavoce. Come osserva Bloomberg, l’acquisizione privata segnerà l’ultimo passo negli sforzi della famiglia per consolidare il controllo, dopo una riorganizzazione del 2012 che ha effettivamente portato le attività francesi e britanniche sotto lo stesso tetto e semplificato la struttura organizzativa.

Come la maggior parte delle banche d’investimento contemporanee indipendenti, l’azienda parigina genera la maggior parte dei suoi ricavi fornendo consulenza finanziaria a quello che può essere facilmente definita la lista clienti più grande del mondo, sebbene abbia anche un’unità di gestione patrimoniale e di asset management e un’attività di merchant banking. Tra le sue consulenze più recenti la ristrutturazione del gruppo Porsche e la nazionalizzazione di Uniper. Guidata dal 2018 dal quarantaduenne Alexandre de Rothschild (il cui bis, bis, bis, bis nonno è Mayer Amschel Rothschild, fondatore della dinastia Rothschild), la banca si è espansa negli Stati Uniti ed è riuscita a evitare gran parte del crollo del mercato della consulenza sulle operazioni, posizionandosi al sesto posto per numero di fusioni e acquisizioni lo scorso anno secondo Bloomberg.

Rothschild & Co ha tre divisioni: consulenza globale, gestione patrimoniale e merchant banking. “Nessuna delle attività del gruppo ha bisogno di accedere al capitale dei mercati azionari pubblici”, ha dichiarato in un comunicato Concordia, la holding della famiglia, in un momento in cui molti dei suoi concorrenti sono in difficoltà per quanto riguarda i ricavi da consulenza. “Inoltre, ogni attività è meglio valutata sulla base della sua performance a lungo termine piuttosto che sui guadagni a breve termine. Questo rende la proprietà privata del gruppo più appropriata di una quotazione pubblica”, perchè il lungo termine è proprio dell’ottica famigliare.

L’intenzione della famiglia Rothschild di rendere privata la propria boutique è in controtendenza rispetto agli ultimi due decenni, quando un’ondata di piccole società di consulenza, come Evercore e Lazard, ha cercato di quotarsi in borsa negli Stati Uniti.

Concordia, che è la holding di famiglia dei Rothschild e possiede già il 38,9% delle azioni della società e il 47,5% dei diritti di voto, ha dichiarato che prevede di offrire 48 euro per azione, un premio del 19% rispetto al prezzo di chiusura di venerdì per le azioni che non possiede ancora. Le azioni di Rothschild sono salite del 17% a 47 euro. Un valore allettante che attrarrà molte azioni dal mercato.


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